La Camera dei Deputati ha recentemente approvato una significativa riforma legislativa per la professione delle guide turistiche in Italia. La riforma, attesa da oltre dieci anni, ha ricevuto un forte sostegno dal Ministro del Turismo, Daniela Santanchè, e si propone di standardizzare le normative a livello nazionale, superando la frammentazione regionale e affrontando il problema dell’abusivismo nel settore.
Secondo una indagine condotta da ISNART su un campione di guide turistiche in Italia è emerso che il 90% di esse esercita attivamente la professione, e per metà di queste, si tratta dell’attività principale sia in termini di reddito che di tempo dedicato. La maggior parte delle guide (87,9%) sono italiane, mentre il 12,1% ha madrelingua straniera. La formazione è elevata, con l’83,5% laureati principalmente in conservazione dei beni culturali, storia dell’arte, archeologia (38%) o lingue straniere (27%). Circa il 40% possiede altre qualifiche professionali: l’80% ha anche la qualifica di accompagnatore turistico, il 11,8% è direttore tecnico di agenzia di viaggi e il 10,6% è guida ambientale o escursionistica.
Le guide si focalizzano prevalentemente su tour culturali (72,3%), come visite in musei, mostre temporanee o monumenti, mentre il 20,5% si concentra su passeggiate e tour esterni, e solo il 2,9% è specializzato in tour religiosi. Le visite guidate avvengono principalmente in aree pubbliche (90%), con il 31,7% delle guide che lavora principalmente in luoghi di proprietà della Santa Sede e l’11,6% in location private.
La clientela è composta soprattutto da stranieri (60,5%), in particolare dagli USA (47,3%), seguiti da tedeschi (25,6%), francesi (23,3%) e britannici (22%). Gli italiani da altre regioni costituiscono il 37,7% dei clienti, mentre il 25,3% è della stessa regione e il 14,5% locale.
La riforma approvata dalla Camera dei Deputati con 139 voti a favore, nessun contrario e 80 astenuti, segna un momento storico per questa professione in Italia. Daniela Santanchè, Ministro del Turismo, ha espresso grande apprezzamento per questa riforma, sottolineando l’importanza di un’azione coordinata a livello nazionale per valorizzare questa professione.
Ecco i principali punti della riforma
Esame di Abilitazione Nazionale: Per esercitare la professione sarà necessario superare un esame di abilitazione nazionale, che comprende prove scritte, orali e tecniche, indetto dal Ministero del Turismo.
Albo Nazionale delle Guide Turistiche: L’iscrizione a questo albo diventa condizione essenziale per operare nel settore, con eccezioni per attività temporanee e occasionali.
Codice Ateco Specifico: Assegnato dall’Istat, questo codice fornirà una classificazione chiara delle attività legate alla guida turistica.
Specializzazioni e Aggiornamento Professionale: Sarà possibile acquisire specializzazioni, con l’obbligo di aggiornamento professionale periodico.
Sanzioni per l’Abusivismo: Verranno introdotte sanzioni specifiche per l’esercizio abusivo della professione e per chi si avvale di soggetti non autorizzati.
Le associazioni di categoria, come ConfGuide e Federagit, hanno accolto positivamente la riforma, evidenziando il suo ruolo cruciale nella valorizzazione della figura della guida turistica e nel promuovere destinazioni meno note, oltre a sottolineare il ruolo delle guide turistiche nella destagionalizzazione delle presenze turistiche.
“Una legge assolutamente necessaria e ora ci aspettiamo ora di essere coinvolti nella definizione dei decreti attuativi, perché da questi discendono vincoli e opportunità nell’attuazione concreta della norma – osserva Valeria Gerli, presidente nazionale di ConfGuide, la Federazione Nazionale delle guide turistiche di Confcommercio -dopo dieci anni abbiamo finalmente una norma dedicata alla categoria. Puntiamo ora a ottenere il riconoscimento della guida turistica come figura professionale e del suo ruolo dalle istituzioni, dagli operatori della filiera, dai clienti, dal mondo della cultura e dalla società civile”.
“Chiediamo di proseguire a passo spedito e il coinvolgimento nei decreti attuativi –sostiene Micol Caramello, presidente nazionale di Federagit, l’associazione delle guide e degli accompagnatori turistici Confesercenti – le guide turistiche sono un anello fondamentale della filiera per la corretta promozione delle città d’arte italiane, oltre che un importante tassello per destagionalizzare le presenze turistiche, conl’inserimento di destinazioni ancora poco note e vendute, come i piccoli borghi e le località rurali e marine”.

Giornalista, autrice e conduttrice tv ha prodotto per quasi un decennio un noto programma televisivo sull’arte e la cultura in Sicilia, Profile Magazine tv.
Scrive per diverse testate ed è stata Direttore Responsabile di CulturaIdentità.
Oggi è Coordinatore Nazionale e responsabile della comunicazione dell’Unione Nazionale Vittime(UNAVI).