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Il commento di Luciano: anticipi della 14a giornata di serie A

Sport
Buona domenica ai lettori. Si è concluso ieri un blocco di 4 anticipi della 14a giornata di serie A. Iniziando da venerdì a Monza, dove la Juventus espugna l’U Power Stadium e sorpassa, almeno momentaneamente solo di un punto, l’Inter in testa alla classifica. Un finale di gara pirotecnico porta la Juventus lassù, in attesa della risposta della rivale nerazzurra impegnata domenica sera contro il Napoli. Dopo 9 minuti la squadra di Allegri ha la possibilità di sbloccare la sfida dal dischetto: Kyriakopoulos trattiene in maniera ingenua Cambiaso lanciato in area. Di Gregorio respinge il rigore di Vlahovic e si supera anche sul tap in del serbo. Sul corner successivo arriva comunque il vantaggio della Juve, grazie a una superba incornata di Rabiot. Intorno alla mezz’ora Gatti spreca il raddoppio in mischia. Secondo tempo di controllo per i bianconeri che si fanno però sorprendere al minuto 92 da un tiro cross di Valentin Carboni. All’ultimo respiro Gatti trova il gol vittoria, e trattiene il fiato un attimo dopo la Juventus su un altro tiro dell’impertinente Carboni, che sfiora l’incrocio alla destra di Sczsesny, rischiando un nuovo clamoroso pareggio. Invece l’arbitro fischia e sancisce un altro successo di “horto muso” della squadra di Allegri.
Sabato si prosegue con Genoa-EmpoliLazio-Cagliari e in chiusura Milan-Frosinone.
A Genova, i rossoblu di Gilardino e l’Empoli di Andreazzoli si scontrano nella zona bassa della classifica, divise da 4 punti che alla fine rimangono tali.
Genoa ed Empoli infatti non si fanno male, dividendosi la posta in palio. A Marassi finisce 1-1: al 37′ apre il sinistro velenoso di Malinovskyi (secondo gol consecutivo, dopo Frosinone ), poi pareggiato al 67′ dall’incornata di Cancellieri, appena entrato dalla panchina. In classifica, piccolo passo avanti per entrambe: il Genoa sale a 15 punti, agganciando, almeno momentaneamente, Lecce e Sassuolo. L’Empoli, in attesa dei risultati delle dirette rivali, si toglie dalla zona retrocessione a quota 11.
Di seguito, Lazio-Cagliari all’Olimpico si conclude con il ritorno alla vittoria dei biancocelesti di Sarri sui sardi allenati da Ranieri. Decide Pedro dopo neanche 10 minuti, bravo a raccogliere l’assist di Lazzari che approfitta anche di un errore di Hatzidiakos. La situazione per il Cagliari si complica quando l’arbitro Dionisi, dopo visione al monitor, espelle Makoumbou per una trattenuta su Guendouzi. Per l’arbitro, era chiara occasione da gol. Sembra critica la situazione per i sardi, ma nel secondo tempo trovano una Lazio lenta nella manovra e nel pensiero, e i rossoblu tornano a crederci. Sarri rivoluziona l’attacco per dare una scossa, che non arriva, e lentamente il Cagliari avanza, con coraggio. Ranieri le prova tutte, spedendo in campo il suo uomo del destino, Pavoletti. È proprio lui a colpire di testa in pieno recupero e solo Provedel, strepitoso, salva la situazione per i suoi. Per la Lazio sono tre punti sofferti ma preziosissimi.
Milan – Frosinone 3-1, gol di  Pulisic
In serata, il sabato di S.Siro assiste ad una partita non semplice del Milan alle prese con un avversario che ultimamente ha dato filo da torcere a più di qualcuno: il Frosinone. Ma il Milan ha ormai quasi l’obbligo di non sottrarsi ad una prova d’ orgoglio, per recuperare un po’ di quella credibilità persa nelle ultime prestazioni, soprattutto in Champions dove ha alternato vittorie di prestigio (PSG) con altre sconfortanti, come con il Borussia Dortmund.
E dalla brumosa notte di S.Siro riemerge il Diavolo, tarpando le ali di un Frosinone forse meno intraprendente che in altre occasioni, ma che di fronte ad una determinazione rossonera più marcata del solito, cede il passo lasciando a Pioli un turno di respiro senza affanni.
Il Milan archivia quindi la scoppola in Champions e trova la 2ª vittoria di fila in campionato, risultato che rafforza il 3° posto in campionato alle spalle del tandem Inter e Juve. Jovic rompe il digiuno e stappa il match poi nella ripresa Pulisic, su rilancio laser di Maignan, e Tomori archiviano la pratica. Di Brescianini il gol della bandiera degli ospiti al minuto 81, con un cross dalla trequarti destra che filtra in area e sorprende tutti, Maignan incluso, nessuno la tocca e si insacca sul secondo palo della porta milanista. Indolore per il Milan, che era alla ricerca dei 3 punti più che di uno sterile clean sheet.
A domani quindi per le restanti partite di questa giornata, che terminerà con la serata di gala al Maradona di Napoli tra gli azzurri di Mazzarri e i nerazzurri di Inzaghi, entrambi alla ricerca di punti, per riguadagnare la vetta o, nel caso del Napoli, per non aumentarne il distacco.

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