Che fine farà il vecchio e iconico ponte (ribattezzato “degli Artisti”) simbolo del quartiere di via Tortona e ormai in disuso e abbandonato al degrado ? Se lo chiede Urbanfile, come sempre attento alla conservazione dei luoghi più caratteristici e rappresentativi della nostra città e avanza una proposta.
“Nessuno ne parla tranne noi di Urbanfile, ma il vecchio e iconico ponte pedonale in ferro e ghisa che connetteva il piazzale della Stazione di Porta Genova con via Tortona e il suo quartiere, è chiuso al passaggio dal 2016 dopo che ne emerse la sua precaria staticità e pericolosità. Oggi versa nel totale abbandono e degrado.

Un po’ di foto di come appariva il ponte sino al 2015.





Fermo con il suo accenno di restauro partito proprio prima della chiusura è ormai in rovina da 7 anni, in attesa di chissà quale futuro.
Lo storico ponte è del primo Novecento, realizzato tra il 1912 e il 1917 dalla ditta Nathan e Uboldi per permettere lo scavalco delle ferrovie (che all’epoca si univano al ramo che passava dallo scalo Sempione e soppresso negli anni Trenta), permetteva ai tanti operai che andavano nelle fabbriche poste nella zona di via Tortona e via Solari di raggiungerle facilmente arrivando magari proprio nella stazione ferroviaria di Porta Genova.


Per anni è servito al passaggio, magari reso difficile dagli scalini, ma funzionale. Era diventato anche il simbolo del quartiere che da operaio era diventato il centro del mondo del design con il Fuorisalone. Usato spesso anche come vetrina per esposizioni e, purtroppo, anche da imbrattatori e writer che non sempre lo abbellivano con le loro scritte. Comunque era diventato anche un set favorito dai fotografi di moda e non solo. Dal 2015 il Comune aveva “ribatezzato” il ponte chiamandolo “degli Artisti”, visto che era sempre usato come tavolozza per disegnatori di streetart.
Finalmente nel 2016 fu deciso il restauro, tanto agognato, che però rivelò lo stato tremendamente deteriorato nella sua struttura, a dire il vero mai o quasi manutenuto (come succede sempre, ahinoi), perciò venne dichiarato inagibile e chiuso immediatamente. Successivamente venne aperto un varco nel selciato delle ferrovie, nel punto dove non vengono utilizzate, per permettere un più veloce passaggio tra i due quartieri in sostituzione del ponte pedonale o della sua riapertura.


Qui sotto le immagini che mostrano le condizioni in cui versava il ponte metallico. Dobbiamo dire che, viste le condizioni di degrado, per fortuna non è successo l’irreparabile.





Che fine farà questo ponte storico? Quale potrà essere il suo futuro? Anche perché lo scalo ferroviario di Porta Genova, compresa la stazione, quanto prima dovrà essere dismessa.
Se si rimuove lo scalo ferroviario, il ponte, anche restaurato, non potrà più servire. Un manufatto del genere, come dicevamo oltre che storico era anche iconico, simbolo di via Tortona e di tutto il quartiere che gli gravita attorno, non può sparire.
Ma che farsene? Rimanere lì non avrebbe alcuno scopo. Qui ci vorrebbe un’idea geniale che riuscisse a rivitalizzare questo monumento e che comunque rimanesse in zona. Noi una volta avevamo provato ad immaginarlo spostato ma sempre nella stessa zona.
In pratica, una volta tolto lo scalo ferroviario di Porta Genova, l’area potrebbe diventare in gran parte pedonale e così via Bergognone, ora a fondo cieco, sbucherebbe in un grande piazzale proprio dove si trova l’edificio usato dal Mercato Metropolitano nel 2015. Quindi in quel punto il vecchio ponte potrebbe essere sistemato, adeguato e scavalcando il naviglio e la Ripa di Porta Ticinese, collegherebbe l’area di via Bergognone e Tortona, con il marciapiede della Ripa di Porta Ticinese proprio dove si incrocia con la Via Privata Eugenio Barsanti, collegandosi anche col Parco Baden-Powell.
Potrebbe essere un bel modo per salvare questo bellissimo ponte iconico e ridargli nuova funzionalità.




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