Briatore denuncia un furto in macchina e Beppe Sala risponde, lapidario: “Spero che Briatore sia andato anche in questura a far denuncia oltre a fare una storia”. Questa vicenda ha del surreale. Vediamo come si è svolta, dalle stesse parole del popolare gestore di locali di lusso:
“Il mio autista era sceso dalla macchina – ha raccontato -, era al telefono, quando è arrivato con un monopattino un extracomunitario che ha aperto la portiera, ha preso lo zainetto ed è fuggito. Per fortuna nella zona c’era un capitano della Guardia di finanza che era lì per fare altro, che ha visto la scena e ha bloccato il ragazzo e ha riconsegnato lo zaino. Non è una roba da matti che in via Cordusio alle 11 del mattino hai la gente che ti viene a rubare in macchina?”
Adesso, con calma, vediamo perché la domanda di Sala sia una inutile provocazione:
- Il tizio è stato fermato, lo zaino riconsegnato. Secondo voi la polizia, che a Milano ha davvero un sacco da fare, che priorità darà a questo caso? Certamente indagherà, è il loro dovere e le Forze dell’Ordine, come prevede la Costituzione, vi adempiono con onore. Ma di fronte a decine di denunce che probabilità c’è che questa cosa abbia una qualsivoglia priorità?
- A Milano, nel 2021, più del 72% dei furti è rimasto impunito. Qui i dati: https://www.today.it/attualita/furti-italia-dati.htmle dentro ci sono furti importanti. Figuriamoci che probabilità ci sono di arrestare qualcuno che ha pure riconsegnato la refurtiva.
- Se anche, per qualche miracolo, venisse indagato il furto e individuato il delinquente, questo non verrebbe arrestato. A piede libero dovrebbe affrontare tre gradi di giudizio, nella peggiore delle ipotesi, uno in tutto le altre. Uno che si trascinerebbe tra udienze vuote, immense rotture di scatole per Briatore, magari pure con spese legali (di cui magari gli importa il giusto, eh, ma comunque ci sarebbero). Alla fine di tutto questo si beccherebbe qualche mese di carcere.
- Carcere che farà solo in caso di cumulo di pene e solo se giocherà male con gli alias. Altrimenti manco quelli.
A che serve denunciare in una città travolta dalla microcriminalità, di cui al team Sala non è mai fregato nulla finché fregavano i pochi averi delle periferie? A nulla. Il Comune non deve diventare Scotland Yard, ma dovrebbe smetterla di essere la Disneyland del degrado. Un Paese dei Balocchi, dove chiunque, ma proprio chiunque è benvenuto e dove si forniscono servizi senza controlli o selezione.
Insomma, la sicurezze inizia dal decoro. Il decoro è materia comunale e del tutto sconosciuta a Sala. Il risultato è lo sfogo dei VIP, ora che l’intera città è terreno di caccia per questi predatori. Benvenuti nella Milano che noi, poveracci abitanti della periferia, viviamo da dodici anni.
Laureato in legge col massimo dei voti, ha iniziato due anni fa la carriera di startupper, con la casa editrice digitale Leo Libri. Attualmente è Presidente di Leotech srls, che ha contribuito a fondare. Si occupa di internazionalizzazione di imprese, marketing e comunicazione,