«Nel capoluogo lombardo il dato relativo all’anno 2020, dice che ci sono 12 moschee abusive. Prossimamente, ne verrà realizzata una nuova, la prima, autorizzata dal Comune in via Esterle in zona via Padova. Queste vanno sommate alle quattro riconosciute dal Piano di Governo del Territorio del 2019, approvato dal Comune di Milano, quelle di Cascina Gobba, via Maderna, via Quaranta e via Gonin. In totale 16 che diverranno a breve 17 perché verrà realizzata una nuova moschea, autorizzata dal comune, in via Esterle in zona via Padova. Nelle moschee milanesi, sempre che dal 2020 non se ne siano aggiunte altre abusive, chi controlla e verifica ciò che avviene al loro interno? Chi controlla chi sono questi Imam e i loro sermoni? È risaputo che stiamo parlando di luoghi, spesso in piani seminterrati o in scantinati, dove c’è una situazione di forte pericolo e di insicurezza di cui nessuno sa cosa avviene. Lo stesso questore di Milano Petronzi, proprio stamattina, ha ricordato che la città è un centro importante in cui prestare attenzione e che compare nello scenario internazionale per fenomeni legati al terrorismo di origine islamica da molti anni».
Così l’On. di Fratelli d’Italia, ex vice Sindaco delle Giunte di Centrodestra milanesi, Vicepresidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera e membro della Commissione d’inchiesta alla Camera sulla Sicurezza e sul degrado delle Periferie in Italia, Riccardo De Corato, sulla situazione delle moschee a Milano.
Milano Post è edito dalla Società Editoriale Nuova Milano Post S.r.l.s , con sede in via Giambellino, 60-20147 Milano.
C.F/P.IVA 9296810964 R.E.A. MI – 2081845