di Anna Maria Conoci, giornalista e heart counselor
Non è la spiaggia del selfie, non è il Twinga romagnolo, è il bagno poco mondano per eccellenza, all’antica viene da dire, lì vedrete Carlo Alberto Piccioni, il bagnino, seduto alla sua postazione ad accogliere i clienti.
Non ha un Ipad o un telefonino tecnologico. Come prende le prenotazioni Carlo Alberto?
Con una matita in mano e un foglio di carta.
Il relax che respiri qui, è ormai introvabile sulle spiagge.
Tengono molto a far star bene la loro clientela. Carlo Alberto e il fratello Andrea, accompagnano personalmente i clienti all’ombrellone. Andrea, responsabile della spiaggia, ama i suoi ospiti, li coccola, sta attento ai loro bisogni, nulla gli sfugge. I clienti non fanno in tempo a fare le loro richieste che lui le ha già esaudite. Prende la carriola, la riempie con l’acqua del mare e bagna il tratto di spiaggia dalla passerella al bagnasciuga. Questo per non far bruciare il piedi ai signori clienti.
Per farli innamorare, c’è la musica trasmessa all’entrata e tra le cabine da Carlo Alberto che ogni tanto aggiusta la sua playlist e, se è in vena, abbraccia la chitarra e va, scambia due parole con le persone che passano: una rotonda sul mare dal vivo. Non si può non notare la sua capacità di capire subito chi ha di fronte. É un bagnino che ama la musica è questo si sente. Per questo i tormentoni e i lentoni sono di casa in questo tranquillo stabilimento balneare bianco e azzurro sull’Adriatico.
Oggi alla Spiaggia 74 c’è una novità. Direttamente da Cuba, puoi ascoltare Rumbamor, cantato da Siphra, un liscio caraibico, mosso come può essere una rumba latina trapiantata in Lombardia, dove è nata dalla chitarra di Luciano D’Addetta, compositore da film, per la casa cinematografica Adamantis. Il pezzo Rumbamor, prodotto per il prossimo film del regista bergamasco Roger Fratter, è piaciuto cosi tanto a un produttore latino, Ivan, che lo ha proposto alla tv cubana.
Da Cuba ora approda alla Spiaggia 74.
Piace a Carlo Alberto che la trasmette in spiaggia, piace ai clienti che la richiedono.
Carlo Alberto e Andrea nascono da una famiglia di bagnini, dal 1870 in poi, bisnonni e nonni pescatori. I nonni paterni vanno in Brasile, a lavorare nelle piantagioni di caffè. Ma la dinastia Piccioni sulla spiaggia di Riccione ci ritorna e lavora sodo da sempre. Nonna Natalina faceva da mangiare ai suoi ospiti nel dopoguerra, gli cucinava il pesce in tempi in cui sulla spiaggia non esistevano né bar né ristoranti. La mamma Giuseppina ha tramandato quella cura e passione ai figli.
Ma da dove prenderanno l’energia i due fratelli, Carlo Alberto e Andrea dello stabilimento 74 di Riccione in piedi in piena stagione dalle 6 alle 22?
Dai bomboloni.
Due bomboloni sparati al mattino e l’energia della giornata è pronta. I clienti arrivano con comodo e trovano tutto perfetto. Poi il pranzo e senza pennichella, arrivano fino a sera.
Dal casalingo 74 sono passati artisti famosi, calciatori, attori…Walter Chiari era ospite fisso.
Anche Sandra Mondaini arrivava in spiaggia camuffata per non essere riconosciuta e poi i giocatori dell’Atalanta e dell’Inter, ed oggi? In riva al mare il lettino con Edda Negri Mussolini, nipote del Duce romagnolo, con il suo libro “ I Mussolini dopo Mussolini“ Minerva edizioni.
Al centro del bagno ecco invece l’insolita bandiera australiana, perché Carlo Alberto per trent’anni ha fatto prima la stagione a Riccione e il resto dell’anno lo ha trascorso in Australia a fare surf.
Ama la musica, ama il rock britannico ma anche la canzone francese.
Carlo Alberto come se lo immagina il suo futuro, quando smetterà di fare il bagnino?
– Se il corpo tiene, a fare surf sulle onde australiane
– E lei, Andrea?
– Anch’io, lo seguirò.
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