I capillari dilatati, come trattarli

Scienza e Salute

Tra i più comuni inestetismi cutanei, individuiamo i capillari dilatati, scientificamente definite telangectasie, microvasi di circa 2-3 mm di diametro che essendo eccessivamente dilatati diventano più visibili.

Compaiono principalmente a livello delle gambe, a causa della fragilità delle pareti vasali anche in assenza di problemi circolatori rilevanti.

Sul viso invece prendono il nome di couperose, che è la fase precedente la rosacea, ed è caratterizzata da un arrossamento, intenso e generalizzato causato dall’anomala dilatazione dei piccoli vasi, che vanno a costituire un reticolo più o meno evidente.

In entrambi i casi, la miglior terapia ambulatoriale disponibile è sicuramente il laser vascolare (Nd Yag 1064 nm) che colpisce l’emoglobina nel vaso coagulandolo, riuscendo a farli scomparire in 3-4 sedute e senza particolari effetti collaterali, senza alterare i tessuti circostanti e senza lasciare cicatrici. Il tutto accompagnato da una precisa routine di terapie locali concordata con lo specialista e da svolgere nei mesi autunnali e invernali per avere a disposizione il giusto tempo di guarigione.

Per quanto riguarda invece la prevenzione, sicuramente svolge un ruolo fondamentale uno stile di vita sano, un’adeguata qualità fisica e una corretta alimentazione e idratazione, associato a specifiche creme solari ad alta protezione, specialmente sul viso, come coadiuvanti di altre terapie locali e ambulatoriali.

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