Quella DESTRA un po’ SINISTRA

Attualità
Se il PD nella realtà non vince manco più ad Ancona è pronto il piano di riserva: costruirsi una destra a propria immagine e somiglianza, che si faccia affascinare dai salotti del potere e non abbia elettorato proprio su cui contare. E così a Bologna va in scena un dibattito surreale con Michela Serra, autore comico, che intervista Perina e Rossi, apparendo il più politico dei tre.
Perina (già FLI, Finiana di ferro) e Rossi (la Buona Destra), sono sul palco ad assolvere alla vitale missione di farsi ammirare come animali allo zoo, un concentrato di intrattenimento per grandi e piccini, da chiudere a doppia mandata in gabbia la notte (e che pure in caso di fuga non avrebbero idea di cosa fare in natura).
Inizia Serra dicendo, occhi a palla e sogni di fanciullezza in mente: “Mamma e papà votavano partiti che non hanno mai governato. Come diamine è stato possibile che appariste voi? Manco sapevamo cosa fosse la Destra!”. Sì ho parafrasato. Sotto trovate l’originale, che è molto peggio, peraltro.
Una sola nota: non sapevate cosa fosse la destra perché tutto ciò che non era rosso fuoco era fascismo. Era fascista il povero Moro, il grande Andreotti, l’immenso Martino (sia padre che figlio). Erano fascisti i liberali, i socialisti, i fascisti, i missini, i democristiani e tutti i comunisti che non vi stavano simpatici. Chiaro che la destra non sapeste cosa fosse. Frequentavate solo compagni. E proprio per questo nel 1994 siete stati puniti nelle urne.
Interviene Perina a dirci che i liberali non sono mai stati maggioritari in Italia (salvo per svariati decenni dopo l’Unità d’Italia, ma sono dettagli), e comunque poi è arrivato Berlusconi che aveva una estetica muscolare. Berlusconi. Il compromesso vivente. L’uomo che mediava con tutti. Muscolare. Va bene, Perina, va bene. Serra annuisce severo. Lui è sempre stato esteticamente corretto (“Scatta l’ora legale, panico tra i Socialisti”. No, Michele, noi non abbiamo dimenticato). Lui sa che la violenza verbale nasce con la destra di Berlusconi (“L’ultimo pacco dell’anno, gli arrestati del 1993”. No, Michelino, decisamente non dimentichiamo).
Però Rossi non ci sta. La colpa è della sinistra. Che ha discriminato la destra, non lasciando alcuno spazio per la destra che vuole discriminare la destra. E questo, se me lo permettete, non è esteticamente carino.
“Mannò” interviene di nuovo la Perina “La colpa è solo di Berlusconi, senza di lui non avremmo mai vinto e quindi la sinistra ci avrebbe potuto sottomettere senza colpo ferire, dandoci quelle due poltrone di rappresentanza (una a testa a me e a te) e sarebbe tutto andato a posto”. Ancora una volta il virgolettato non è originale, ma l’originale non è virgolettabile senza offendere la vostra sensibilità.
“Possibile che nei media di destra ci sia un giornalismo così facinoroso e violento?” si chiede Serra, questa volta verbatim. (“Rapito Curcio, primo efferato atto della DC in clandestinità”. No, Michele nostro caro, noi proprio non dimentichiamo Cuore e le altre frattaglie).
E qui chiudo, perché la miseria umana può essere divertente, ma non si deve esagerare. Altrimenti rischi di finire una carriera da comico intervistando due sedicenti politici molto più divertenti di te. Con sommo dispiacere di tutti i coinvolti. E di buona parte del pubblico.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.