Con la Milano Design Week 2023, tante mostre e installazioni che animano la città. Ecco una mini-guida a quelle da vedere durante il Salone.
La Pace Preventiva. Michelangelo Pistoletto
dal 23 marzo al 4 giugno
Per festeggiare i 90 anni di Michelangelo Pistoletto, la Sala delle Cariatidi ospita una mostra – installazione di Michelangelo Pistoletto, La Pace Preventiva. Un itinerario fra le opere dell’artista che invita a scoprire il percorso di consapevolezza che ha consentito a Pistoletto di concepire “l’arte al centro di una trasformazione responsabile della società”. Un cambiamento possibile, secondo l’artista, solo attraverso una reale pratica della democrazia e le loro organizzazioni nei processi di trasformazione sociale responsabile. Come ha affermato l’artista: “Tu ed Io, anzi tutti Noi, siamo responsabili della società che creiamo. (….) Nella storia la pace è sempre venuta a seguito di una guerra ed è stata considerata come suo risultato, dunque guerra nascosta sotto la maschera della pace e pace costituita di mera apparenza. Ho capito in quel momento che io stesso, nonostante l’impegno artistico, intellettuale e pratico, indirizzato verso una trasformazione responsabile della società, dovevo fare un ulteriore passo, ancor più deciso ed efficace, per contribuire al cambiamento di questa umanità. È così che nasce il segno del Terzo Paradiso”.
Room Service
Massimo De Carlo. Casa Corbellini-Wassermann
dal 16 marzo al 13 maggio
In che misura l’atmosfera di una casa – o meglio -, di una dimora storica, può restituirci un senso di surreale meraviglia? Questo “cosmo domestico” onirico e straniante – scandito da interventi artistici del tutto inaspettati – è il risultato della “mise-en-scene” che i designer scandinavi Elmgreen & Dragset insieme all’artista svizzero John Armleder hanno realizzato per gli interni borghesi di Casa Corbellini-Wassermann. Oggetti domestici protagonisti, certo, di una serie di installazioni pensate per sorprendere e scardinare l’ordinaria percezione dello spazio, non senza un tocco di giocosa ironia. Combinando readymade, iperrealismo e astrazione geometrica di segno minimal, gli artisti trasformano gli ambienti della casa in una tela bianca. Ogni stanza ha una storia da raccontare: lo si evince da manufatti, sculture, dipinti e disegni che insieme danno vita ad ambienti immersivi con una cifra vagamente inquietante, talvolta quasi psichedelica. Nessuna barriera tra arte e vita quindi, perché quello che sembra non è mai quello che appare.
Chi ghe pi Nisün! (Qui non c’è più Nessuno!)
Dal 4 aprile al 23 luglio
Spazio ai giovani talenti nei nuovi spazi della Fondazione Elpis: un percorso per installazioni presenta i lavori di quattro artisti realizzati in occasione di una residenza d’artista – “A Sud di Marte” – promossa da Random, associazione culturale attiva in Puglia dal 2011. Si tratta di creativi diversi per provenienza, formazione e pratica: Bekhbaatar Enkhtur (1994, Ulaanbaatar, Mongolia), Martina Melilli (1987, Piove di Sacco), Matteo Pizzolante (1989, Tricase) e Agnese Spolverini (1994, Viterbo). Li accomuna questa esperienza di ricerca e produzione, che estende la riflessione sul concetto di ‘Meridione’ e sulle sue implicazioni geografiche, storiche e socio-antropologiche, per rimettere in gioco i cambiamenti tra tessuto urbano e aree rurali, città e provincia
Hortus Alchemicus
dal 12 aprile al 21 maggio
Creati dall’artista e designer londinese Marianna Kennedy, ecco sei specchi in bronzo con decorazioni a motivi floreali che prendono spunto dai giardini di Villa Buonaccorsi, nelle Marche. L’edificio e i giardini che lo circondano sono un esempio di dimora di campagna del XVIII secolo. Il giardino, articolato in cinque terrazze, è ornato da piante rare, fontane, giochi d’acqua, obelischi e figure in pietra ispirate alla Commedia dell’Arte. Esposte nel padiglione d’arte del giardino, le creazioni di Kennedy sono impreziosite da patine realizzate con la nobile tecnica delle doratura a fuoco, di gran moda nel XVIII secolo.
Andrew Norman Wilson. In the Air Tonight
dal 14 al 23 aprile 2023
Un progetto che riflette sulla contemporaneità e sul nostro rapporto con la cultura anni Ottanta. La mostra presenta l’omonimo video che racconta il cortocircuito tra tecnologia, antropologia e condizione umana. Attraverso un mix di suoni e immagini, Wilson crea un’esperienza coinvolgente che sfida gli spettatori a considerare l’impatto della cultura di massa e del capitalismo sul mondo in cui viviamo. Una curiosità: proposta dallo spazio virtuale e dal collettivo Matta, la mostra si tiene negli spazi di Republic Milano, l’ex Chuck Club frequentato (e amato) da molti musicisti della scena Rock italiana anni Ottanta.
This is Denmark. A design playlist
Dal 17 al 23 aprile
“Il design danese è sempre stato circoscritto da valori ben definiti, in primis la semplicità, l’artigianalità, la qualità e la forte predilezione per i materiali naturali”. Ad affermarlo sono Elena Cattaneo e Laura Traldi, curatrici della mostra “This is Denmark”, un itinerario che, attraverso l’esperienza di 15 aziende, interpreta e restituisce la visione del design del proprio Paese. Allestita nella stanza C16 di Alcova, la mostra è organizzata da Reale Ambasciata di Danimarca in collaborazione con The Confederation of Danish Industry e Creative Denmark.
La conquista dello spazio
dal 18 al 23 aprile (ingresso gratuito)
Come rendere più abitale il domani? Ottimizzando gli spazi. È ciò che emerge dalle riflessioni di Vico Magistretti e da una mostra seminale come “Italy: the New Domestic Landscape”, tenutasi al MoMA di New York nel 1972. In questa occasione Magistretti espone non solo oggetti di design, ma anche schizzi e progetti che rivelano un modo all’avanguardia di concepire gli spazi dell’abitare. Questi progetti sono ora proposti in mostra, per riscoprire le idee e le visioni di un pioniere.
Costance Guisset. Surprise Party
dal 18 aprile al 13 maggio
L’astro del design francese Constance Guisset presenta la sua festa a sorpresa: le creazioni della designer vivranno in una scenografia giocosa ed evanescente, come in una performance. Attraverso un gioco di luci colorate, gli oggetti saranno svelati in modo inaspettato, rivelando le loro inconfondibili silhouette e i loro materiali. Per vivere il bello del design in un’atmosfera singolare, decisamente fuori dagli schemi.
5VIE Design Week
Sedi varie
Alla sua decima edizione la rassegna diffusa dedicata al design d’autore e da collezione, all’alto artigianato e alle contaminazioni tra arte e design torna nel centro storico di Milano, tra corso Magenta, Sant’Ambrogio, e Le Colonne di San Lorenzo. Il titolo di quest’anno è “Design for Good”: un invito a esplorare il design come strumento per creare connessioni umane profonde, nell’ottica di una sostenibilità radicata nella reciproca cura.
Per ritrovare una dimensione di vita più umana, che al disimpegno contrapponga l’attenzione per l’altro. Curatori, artisti e designer internazionali sono stati chiamati a confrontarsi con questo tema attraverso mostre, eventi, installazioni. Tra le mostre segnaliamo: l’artista svizzero Johannes Willi con “Chronic Pain Orchestra”, opera installativa che invita a confrontarsi con la dimensione corporea del dolore. L’installazione “Human Mandala” di Sara Ricciardi è un omaggio all’interconnessione tra gli esseri umani.
“Prendete e Mangiate” è una mostra-evento collettiva dedicata alla tavola: luogo conviviale ante litteram. “ill at ease” è un happening itinerante che combina arredi di design e arte digitale secondo un approccio sperimentale, in cu il pubblico è invitato a interagire con le creazioni fisiche e virtuali di alcuni dei nomi più acclamati del settore: Ron Arad (Israele), Hermine Bourdin (Francia/Cecoslovacchia), Khaled El Mays (Libano) e Six N. Five (Argentina). Seletti, il brand italiano di design noto per la sua identità giocosa e coinvolgente, anche quest’anno invita il pubblico della Milano Design Week a unirsi – mercoledì 19 aprile – alla festa più pop della settimana: il DESIGN PRIDE.
Esprit Magicien
dal 18 al 23 aprile
Nella Sala della Cisterna, opere e oggetti reinterpretano il tema dell’oggetto/figura. spiegano i curatori dell’esposizione Patrizia Catalano e Maurizio Barberis: “L’utilità di un oggetto è determinata dalle sue connotazioni metafisiche, dalla magia di una forma intesa come figura, connessione tra ciò che non è dato rappresentare e la sua apparenza/apparire nel mondo delle cose. ESPRIT MAGICIEN vuole essere una collezione di oggetti la cui permanenza nel tempo, (effimera o durevole), la sua possibilità di entrare a far parte della memoria collettiva di un’epoca, dipende esclusivamente dalla qualità della sua dimensione auratica. Dar figura significa dare un altro aspetto alle cose, cambiarne la visibilità, introdurvi l’eterogeneo, l’altro, ovvero il tempo”. La mostra propone un confronto su questi temi tra gli artisti e gli architetti invitati: Fabio Maria Alecci e Gianluca Esposito, Maurizio Barberis, Armando Bruno e Alberto Torres, Dorian X, Alfonso Femia, Cristina Fiorenza, Duccio Grassi, Alessandro Melis con Fadhil Fadhil e Monica Battistoni, NùeVù, Aldo Parisotto, Steve Piccolo, Odilia Prisco, Sonia Ros, Davide Valoppi, Alberto Vannetti, Carmelo Zappulla.
Gaetana Lamp. Gaetano Pesce
dal 18 al 23 aprile
Porta lo stesso nome del suo creatore: è Gaetana Lamp, il nuovo progetto di Gaetano Pesce, realizzato in esclusiva per Galleria Luisa Delle Piane e prodotto nel workshop di NYC. Viene presentata per la prima volta durante il Fuori Salone 2023 nell’ambito della mostra “È bello continuare”, dedicata alle pelli industriali, passaggio fondamentale nella sperimentazione sui materiali di Pesce, esponente di punta del design radicale. In mostra anche tre esempi di lampade storiche disegnate e realizzate dall’architetto nato a La Spezia nel 1939: Osso Lamp (1989), Spaghetti Lamp (1990) e Quadrata a Muro Lamp (1994.
Sol Calero. Casa Encontrada
Fino al 7 maggio 2023
L’artista venezuelana con base a Berlino Sol Calero, conosciuta per installazioni site-specific che funzionano come spazi di aggregazione e tableau tridimensionali, ci invita all’interno di un luogo dai colori vibranti e ci induce alla ricerca e alla scoperta di questa abitazione, un nuovo spazio ritrovato che celebra le rovine di un palazzo abbandonato. Per Casa Encontrada lo spazio della galleria è completamente trasformato. Come per altre sue opere precedenti, lo sguardo attento dell’artista esamina le sfumature politiche di temi come la rappresentazione culturale, l’identità nazionale, l’esotismo e l’emarginazione.
Augusto Betti. Artista e designer
dal 16 aprile al 14 maggio 2023
Punta alla riscoperta e alla valorizzazione dell’opera di Augusto Betti la mostra “Augusto Betti. Artista e designer”, realizzata in occasione della Milano Design Week 2023 da Fondazione Sozzani in collaborazione con Paradisoterrestre. Curata da Gherardo Tonelli, la retrospettiva è dedicata a una delle personalità meno conosciute e più sorprendenti del Novecento ed evidenzia la sua attività diversificata ma sempre coerente. Accanto alle opere d’arte, sono esposti pezzi di design che oggi fanno parte del catalogo di Paradisoterrestre, come la poltrona Noodle, le riedizioni della poltrona e del divano Prisma e del tavolino Glass. Dall’archivio gestito dalla figlia Cristiana provengono invece le rarissime opere d’arte della serie “cassette” (1959-1961) oltre alle sculture in resina e vetroresina Pulsazioni (1964), Scatola dei sentimenti (1964), Struttura equilibrante (1964), Obelisco (1965), Ballerina (1965), Vibrazioni (1967), Orgonoscopio (1967) e Camera con lenti (1969).
L’età dei metalli. Alessandro Mendini
dal 4 aprile al 20 maggio
“… Dalla profondità dei tempi, gli oggetti del mondo hanno posseduto un’anima, quella delle aspirazioni spirituali degli uomini dei loro popoli. L’oggetto di serie dell’epoca industriale é alla ricerca dell’anima perduta.” Parole di Alessandro Mendini, eclettico designer, artista e progettista cui rende omaggio questa retrospettiva organizzata da M77 Gallery. Oltre 55 opere tra cui alcuni inediti esplorano “l’anima metallica” del Maestro che ha fatto della visione del progetto come arte e l’arte come progetto la sua cifra distintiva. Tra gli highlight della mostra, l’interesse di Mendini per l’uso della foglia d’oro (pensiamo, per esempio, all’iconica Torre del Groninger Museum o ai decori a scacchi sulle pensiline degli bus di Hannover). Da vedere, inoltre, disegni originali, oggetti di design e dipinti dell’artista designer scomparso nel 2019, in prestito dall’Archivio Alessandro Mendini.
Gianfranco Frattini: Ieri, oggi, domani
Palazzo Arese Borromeo (Cesano Maderno)
dal 14 aprile al 14 maggio
Un percorso espositivo racconta il design senza tempo dell’architetto Gianfranco Frattini, tra pezzi d’archivio, riedizioni contemporanee e ispirazioni per il futuro. In mostra opere dagli archivi di collezionisti, riedizioni prodotte da realtà del design contemporaneo e nuove sperimentazioni che aprono la strada a inedite espressioni progettuali. Da vedere anche una selezione di schizzi originali e disegni di progetti architettonici, grazie alla collaborazione con CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione di Parma e Politecnico di Milano. Nelle sale nobiliari del palazzo, opere, disegni, oggetti di archivio e vintage affiancati da prodotti storici e nuovi nell’allestimento realizzato con il supporto di Ebanisteria Kora: pezzi di Acerbis, Cassina, CB2, Ceccotti, Poltrona Frau e Tacchini, insieme a lampade di Arteluce, Artemide, FontanaArte, Gubi e Luci.
Dara Birnbaum
dal 13 aprile al 25 settembre
Il suo uso all’avanguardia di video, media e installazioni rimanda al carattere ideologico ed estetico dell’immaginario mediatico degli ultimi quarant’anni ed è considerato centrale nella storia della Media Art. Birnbaum è stata fra le prime a concepire installazioni complesse che combinano immagini da provenienti da fonti diverse integrando fotografie di grandi dimensioni, elementi scultorei o architettonici. È nota per le sue strategie visuali e per la manipolazione di immagini televisive. In mostra video monocanale, opere audio, installazioni multicanale, fotografie e stampe 3D su Plexiglas realizzati tra il 1975 e il 2022. Per scoprire come l’artista abbia indagato le intersezioni tra video arte, televisione, tecnologie di consumo e, tra gli altri temi, i pregiudizi di genere nella rappresentazione della donna.
Lisa Ponti/ Droog30/Text
dal 15 aprile
Tre mostre da non perdere aprono in occasione della Milano Design Week, con una selezione di opere di Lisa Ponti – artista, editor, critica e scrittrice -, che fa del disegno su fogli A4 il suo mezzo espressivo di elezione. Nei suoi lavori segno, disegno e parola si fondono assumendo significati favolistici, onirici e ironici. Triennale Milano e Nieuwe Instituut presentano “Droog30 – Design or non design?” a cura di Maria Cristina Didero e Richard Hutten, tra i fondatori del collettivo. Tre decadi dopo la sua prima esposizione milanese, Droog torna in città con una mostra che ne celebra i 30 anni di attività. Curata da Marco Sammicheli “Text” (fino al 17 settembre) mette in luce l’approccio di progettisti, stilisti e designer nella progettazione del testo, delle interfacce e dei tessuti. Il percorso espositivo evidenzia come la cultura del tessile, la progettazione di interfacce, di arredi e dispositivi per contenere artefatti editoriali nonché il rapporto testo, immagine e prodotto abbia generato filoni di ricerca, progetti innovativi, intuizioni commerciali e riflessioni a cavallo tra arte, artigianato e moda.
Arts & Craft & Design a Palazzo Litta
dal 17 al 23 aprile
L’alto artigianato e la creatività tornano a Palazzo Litta per “Arts & Crafts & Design a Palazzo Litta” di Fondazione Cologni, con 5 esposizioni dedicate al dialogo tra saper fare e pensiero progettuale. L’artista e maestro Gianluca Pacchioni che negli spazi del cortile del Richini presenta una scultura site-specific; la designer Sara Ricciardi firma “Primavera”: manifatture artigianali e design poetico. Con “Doppia Firma” coppie di artigiani e designer da tutto il mondo esprimono il valore del dialogo creativo; e molto altro da scoprire in mostra.
Diego, l’altro Giacometti
Fino al 18 giugno
È la prima mostra in Italia dedicata “all’altro” Giacometti, ovvero Diego, fratello di Alberto, con il quale trascorse quarant’anni a Parigi. Tra mito e archeologia più di 60 opere, tra sculture, arredi, piccoli animali e maquettes, indagano le declinazioni del lavoro scultoreo e di design di Diego Giacometti e si inseriscono nell’allestimento permanente del Museo d’arte, in dialogo con l’arte etrusca. La mostra è organizzata in collaborazione con PLVR Zurigo.
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