Focus sui taxisti, l’abusivismo dei mezzi pubblici, in un incontro tra prefettura, Comune e Sindacati. Si potrebbe dire “era ora”, era indispensabile dopo un periodo di scarso lavoro, una viabilità che sicuramente non premia la libertà di manovra dei taxisti. L’abusivismo è la ciliegina sulla torta che sottrae ulteriori guadagni, così importanti per la ripresa. Meglio tardi che mai è stato sancito un protocollo che delimita chiaramente ciò che è permesso e non, e prevede «il contrasto e la repressione dell’abusivismo».
Nel mirino non solo il singolo autista, i controlli riguarderanno anche «le organizzazioni, le società e le strutture di coordinamento connesse all’esercizio illecito del trasporto persone». Così la trascrizione del Corriere “Il controllo riguarderà anche «le fonti di procacciamento, diffusione e promozione dell’abusivismo». E “rappresenta una salto di qualità rispetto al passato perché cerca di dare una risposta là dove il fenomeno è più accentuato. Ecco allora il capitolo che riguarda discoteche e locali notturni. In molti ricordano i fatti di violenza con protagonisti tassisti abusivi piazzati all’esterno delle discoteche che caricavano le ragazze e poi le stupravano” .
Focus a vasto raggio, quindi, con controlli speciali di notte. Ma ci si chiede: perché l’abusivismo non è contrastato sempre, anche quando si tratta di venditori o bancarelle? Perché si tollera e non si ricerca anche in questo caso «le organizzazioni, le società e le strutture di coordinamento connesse alla fornitura della merce”? Gli abusivi del commercio adescano i possibili clienti in tutta la città, praticamente indisturbati. Quanto sottraggono ai commercianti regolari?
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano