“Il centro vaccinale di massa in Fiera sarà il prototipo per l’Italia con 7-8mila vaccinazioni al giorno”

Milano

L’invito di Moratti e Fontana è preoccupato e pressante, dopo aver organizzato con efficienza i luoghi e il metodo.

Moratti “Il nostro obiettivo è vaccinare tutti entro giugno. Se ci diminuiscono le forniture sarà difficile mantenere questo impegno.  Abbiamo bisogno di accelerare e vaccinare il più possibile. Noi siamo pronti ma abbiamo bisogno di più vaccini”.

Fontana “Lo stillicidio dei tagli alle forniture da parte delle aziende produttrici è molto grave! Oggi l’annuncio di AstraZeneca che riduce del 15% la fornitura all’Italia. È una situazione insostenibile – ha sottolineato Fontana – che mette in difficoltà tutte le regioni impegnate nelle campagne vaccinali”. “Bisogna garantire al più presto la stabilità delle forniture perché i nostri cittadini hanno diritto di conoscere i tempi della programmazione della somministrazione dei vaccini”.

Gli ospedali preposti hanno iniziato ad operare con un ritmo efficace, soprattutto in Fiera che può diventare un «hub» da 7-8mila vaccinazioni al giorno. Osserva Il Giornale “Il presidente della Fondazione Fiera Enrico Pazzali ha citato la sperimentazione dei giorni scorsi in Fiera, spiegando che ha contribuito a creare un «modello di vaccinazione massiva». Al super-esperto Bertolaso il compito di declinare concretamente il tutto. «Il centro di vaccinazione di massa sarà il prototipo di quello che vedremo in tutta Italia», ha detto, evocando anche la linea tratteggiata in Parlamento dal premier Mario Draghi che ha deciso di archiviare le ipotesi «suggestive» del passato (le primule), concentrandosi «su grandi spazi e grandi centri». «Parleranno di hangar – ha detto Bertolaso – come noi stiamo immaginando e realizzando a Linate e Malpensa. E parleranno di centri congressi come stiamo pianificando al forum di Assago». «Oggi abbiamo fatto 800 vaccini in Fiera – ha spiegato – ma con assoluta tranquillità, lavorando h 24 e senza nessun problema, possiamo farne 7-8mila al giorno. È un problema organizzativo».

E all’organizzazione mancano i tasselli governativi: dosi e soprattutto risorse umane a disposizione. Incognite da risolvere a Roma.”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.