“Le case di ringhiera a Milano sono un simbolo, un modo di raccontare la storia della città attraverso i suoi ballatoi e le sue corti.
Nate nei primi anni del 900 come residenze popolari.
Le abitazioni sono tutte identiche: due stanze collegate tra loro per un totale di circa 40 o 50 metri quadrati calpestabili.
L’esterno della casa era per la maggiore di color “giallo Milano”, le case vennero abitate per la maggior parte dalle persone più umili e in difficoltà.
Tipiche della zona dei Navigli, le case di ringhiera erano sparse un po’ per tutta la città, un modello più profondo, quello di vita, di famiglia perché qui i bambini si ritrovavano a giocare nelle corti e i giovani s’innamoravano lungo i ballatoi.
Sono diventate il modello dell’abitazione meneghina per eccellenza.
Oggi le case di ringhiera sono circa 70mila.
Ci sono quelle diventate una vera e propria scelta di tendenza, parliamo di quelle in zona Brera.
Cose che solo chi vive in una casa di ringhiera può capire :
-Nel tuo piano c’è sempre un’anziana signora un po’ matta che controlla tutto quello che fai.
-L’ultima casa della ringhiera è privilegiata perché non ti passa davanti nessuno.
-Se hai finito l’olio puoi sempre chiederlo in prestito sempre.
Le case di ringhiera, o case a ballatoio sono una tipologia di edilizia popolare tipica del primo 900 che prevede la compresenza in ciascun piano dell’edificio di più unità abitative che condividono lo stesso balcone.
In pratica la porta di casa si trova su un lungo balcone comune che percorre tutto il piano, invece di affacciarsi sull’autostrada si affaccia su una corte interna silenziosa e riposante.
Quando ti trasferisci un po’ ti manca.
Aggiunta da Maurizio
Le case di ringhiera erano le cascine di città. Al piano terreno c’erano artigiani che avevano il laboratorio nel cortile e i commercianti con negozio sulla strada e magazzino sul retro. Il bello è che i ragazzini potevano avvicinarsi senza problemi e imparare tante cose. Altri tempi”
Un quadro di verità che fa bene all’anima con molti rimpianti
Il post è di Gabriele Fugazza sul sito Dialetto Milanese
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Io ho abitato in una casa di ringhiera in Via Tullo Massarani 2 fino al 1976. Peccato che tu non ricordi che c’era un unico gabinetto per piano, e per gabinetto intendo un buco nel pavimento.