A tempo di record l’epilogo per il rogo di via Chiasserini, per cui si parlò della Lombardia come nuova “Terra dei fuochi”.
Tutti gli imputati sono stati condannati con pene che vanno dai 2 ai 6 anni e 8 mesi. Quella più severa è stata comminata al piemontese Aldo Bosina (55 anni, di Arona) che aveva in gestione il capannone/discarica abusiva andato in fiamme ed è ritenuto il dominus del racket dei rifiuti.
La sentenza, in questo caso velocissima, arriva a meno di un anno dai fatti di via Chiasserini. Insieme al Bosina sono stati condannati anche una sua collaboratrice, un broker dell’immondizia e un altro imprenditore.
Secondo l’accusa i rifiuti urbani non riciclabili finivano in capannoni abbandonati come quelli in Bovisasca, invece che essere trattati per la termovalorizzazione o il conferimento in discarica .
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