Conte ha detto sì: si farà la TAV

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Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in diretta Facebook ha affermato in sostanza che a questo punto non realizzare l’opera costerebbe più che completarla. Che è quanto aveva in un certo modo anticipato, e proprio a Torino, anche il vicepremier e leader del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio: «Non sto dicendo assolutamente che sto cambiando idea – aveva detto ai suoi – ma tornare indietro adesso sulla Tav richiederebbe il triplo delle energie». Come a dire che neppure i grillini al governo sarebbero riusciti nell’impresa.

“Confermano la posizione che la Regione Piemonte ha da sempre sull’opera. Queste erano le dichiarazioni che attendevamo da tempo.  Ringrazio il vicepremier Matteo Salvini per essere riuscito a far superare le resistenze avute finora all’interno del Governo.

E ora si proceda con la formalizzazione all’Europa di questa posizione e si vada avanti con i cantieri. Il Piemonte non può più aspettare.” (Aberto Cirio Presidente Piemonte Centrodestra)

E secondo alcune indiscrezioni riportate dall’Adnkronos, il ministro alle Infrastrutture potrebbe fare un passo indietro dopo l’ok del premier alla grande opera ferroviaria. Insomma dalla Tav passa il binario politico del ministro Toninelli che da tempo, insieme alla Trenta, è nel mirino del Carroccio per un eventuale rimpasto. Per il momento l’ipotesi di un valzer di poltrone è piuttosto lontana nel tempo. Salvini a volte va in pressing, altre invece batte in ritirata per non alterare gli equilibri nel governo. Ma la sensazione è che, con un “sì” alla Tav da parte di palazzo Chigi, Toninelli resterebbe isolato nella sua battaglia.

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