Brunetta, “Manovra correttiva di primavera è pronta:tagli alla spesa pubblica e parziale aumento dell’iva”

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“L’Italia dovrà affrontare una pesante manovra correttiva già dal prossimo giugno, se vuole evitare l’apertura di una procedura di infrazione per debito eccessivo. Il presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker lo ha detto ieri senza mezzi termini al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte nel corso di un bilaterale. La situazione economica dell’Italia, ha ricordato Juncker, è fortemente peggiorata dallo scorso dicembre, quando Governo e Commissione Europea si accordarono, dopo una lunga battaglia, su un rapporto deficit/Pil pari al 2,04% per il 2019. Allora, il tasso di crescita previsto per quest’anno era del +1,0%. Ora, quello stesso tasso di crescita è previsto pari a zero dalla maggioranza dei previsori internazionali con alcuni di loro, come PIMCO e OCSE, che ritengono addirittura che il tasso di crescita sarà negativo. Con il crollo del Pil, peggioreranno conseguentemente i rapporti deficit/Pil e debito/Pil. In particolare, la Commissione è preoccupata soprattutto per il rapporto deficit/Pil del prossimo anno, che dovrebbe sfondare la soglia del 3,0%, al di sopra del tetto massimo di deficit stabilito dal trattato di Maastricht. Con il debito che rischia di esplodere, la Commissione ha chiesto all’Italia di intervenire immediatamente per sistemare i conti pubblici. Quasi scontato lo scatto della clausola “salva deficit” da 2 miliardi di euro previsto dalla scorsa Legge di Bilancio, che si traduce poi in altrettanti tagli draconiani ai servizi pubblici, mentre si fa sempre più strada l’idea di un aumento parziale dell’IVA già da giugno, con l’aliquota ordinaria che passerebbe dal 22% al 23% e quella intermedia dal 10% all’11%. Una soluzione che a Bruxelles andrebbe benissimo, ma che Lega e Cinque Stelle non possono accettare per motivi elettorali”.

Lo scrive in una nota Renato Brunetta, deputato e responsabile della politica economica di Forza Italia.

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