Il Senato ha approvato la riforma della legittima difesa. 195 voti a favore, 52 contrari e un astenuto.
Hanno votato a favore, oltre a M5s e Lega, anche Forza Italia e FdI. Hanno invece votato contro Pd e Leu. Ora il testo passa all’esame della Camera.
Grande la soddisfazione da parte del relatore del provvedimento, il leghista Andrea Ostellari, presidente della Commissione giustizia di Palazzo Madama, che in una intervista al Dubbio del mese scorso aveva voluto sgombrare il campo dalle polemiche, assicurando che entro ottobre il testo sarebbe stato licenziato dal Senato.
“Non c’è nessuna volontà di eliminare la discrezionalità del giudice, ma vogliamo dare certezza. Le norme sulla legittima difesa “sono state di difficile interpretazione e applicazione e noi vi poniamo rimedio: che diritto ha lo Stato di punire un crimine che lui, Stato, non è riuscito ad impedire? Questo è il senso del ddl. Lo Stato non sarà più nemico del cittadino”, ha ricordato ieri Ostellari, concludendo in Aula la discussione generale prima del voto finale.
La difesa, dunque, sarà “sempre” legittima, pur restando il principio di proporzionalità.
In sintesi, nella nuova formulazione degli articoli 52 e 55 del codice penale, la legittima difesa scatterà anche senza la minaccia di un’arma, e sarà sempre riconosciuta se si è in uno stato di “grave turbamento”.
La riforma fortemente voluta del vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini prevede poi un aumento delle pene per chi compie un furto in appartamento, subordinando la sospensione condizionale della pena al pagamento integrale dell’importo dovuto per il risarcimento del danno alla persona offesa.
Le spese legali sostenute da chi si è difeso saranno interamente a carico dello Stato. Esclusa, infine, per chi si è difeso legittimamente, la responsabilità civile.
“Forza Italia ha votato la riforma della legittima difesa, perché fa parte del programma di governo condiviso con la Lega e risponde alle esigenze di sicurezza e tutela dei cittadini. Anche su questo provvedimento, però, la maggioranza è stata costretta a pagare dazio al M5s. Poteva essere un’ottima legge, mentre invece e solo una buona legge”, ha dichiarato il presidente dei senatori di Forza Italia Anna Maria Bernini.
Concetto ribadito anche da Fratelli d’Italia: “Abbiamo votato a favore di questa legge, una storica battaglia della destra e un utile cambio di passo dopo anni di lassismo della sinistra. Ma siamo delusi perché il testo approvato è troppo morbido, un compromesso al ribasso per accontentare i Cinquestelle: si continua a lasciare eccessiva discrezionalità ai magistrati e ciò rischia di cambiare poco lo stato delle cose rispetto alla normativa attuale”.
Di diverso avviso Leu, che con l’ex presidente del Senato Piero Grasso sottolinea come “nel nostro Paese non hanno diritto di cittadinanza la vendetta e la pena di morte soggettiva. Il danno grave, oltre che a livello normativo, è anche a livello culturale”. E il Pd che tramite il capogruppo dem Andrea Marcucci si spinge ad evocare l’arrivo del “Far West grazie ad una legge sbagliata, che aumenta i pericoli per i cittadini. Il passo indietro dello Stato vuol dire più armi in circolazione, meno sicurezza per tutti”.
Il Consiglio superiore della magistratura nelle prossime settimane darà su questo ddl un parere.
Nato a Roma, laureato in Giurisprudenza e Scienze Politiche,
ha ricoperto ruoli dirigenziali nella Pubblica Amministrazione.
Attualmente collabora con il Dipartimento Scienze Veterinarie e Sanità Pubblica dell’Università degli Studi di Milano. E’ autore di numerosi articoli in tema di diritto alimentare su riviste di settore. Partecipa alla realizzazione di seminari e tavole rotonde nell’ambito del One Health Approach. E’ giornalista pubblicista iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Lombardia.