Maria Elena Boschi “Sbagliato legare immigrazione e stupri”. Ma ci fa o ci è?

Attualità

Milano 9 Settembre – Ma per favore, sottosegretario Boschi, smettiamola di pontificare contro il buon senso e i dati oggettivi. Anche per chi non mastica politica da mattina a sera, ma è attenta ai fatti del giorno e constata l’invasione dei tanti, troppi migranti che approdano in questa Italia “accogliente” senza razionalità, è facile pensare che la quantità incontrollata aumenti la possibilità delle “mele marce”.

Per un principio di proporzionalità elementare, secondo una semplice equazione di buon senso. Lei dichiara al Corriere”Non farei facili connessioni tra il tema migranti e il tema stupri”. Un’affermazione che dovrebbe ripetere guardando negli occhi le vittime di Rimini o di Milano, perché, anche a non voler generalizzare, i fatti dimostrano l’incapacità di controllare il territorio, il demenziale e ideologico permissivismo nel fare entrare chiunque, la burocrazia ingombrante, la lenta e spesso contraddittoria azione della giustizia, la superficialità con cui si valuta la gestione degli arrivi, ecc.ecc.

E per dirla tutta, cara sottosegretario Boschi, che l’Italia sia diventata l’approdo anche di delinquenti, questi sì, in fuga dal loro paese, è sotto gli occhi di tutti. E che bighellonare per le strade, fare accattonaggio, aggredire conducenti di bus o passanti ignari siano diventati uno sport da notizia di cronaca quotidiana è il pane dei notiziari. Fino agli stupri, il reato più vile. Le statistiche criminali ci dicono che quasi 4 stupri su 10 sono commessi da stranieri. E i non italiani rappresentano solo l’8% della popolazione.

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Olga Molinari

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