Milano 7 Luglio – Pattuglie dell’esercito nei mezzanini, e non più solo all’esterno, delle stazioni della metropolitana di Cadorna, Garibaldi e Loreto, tre stazioni di interscambio. Per decisione dell’ultima riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica riunito in prefettura, tre delle pattuglie fisse di militari presenti in città dalle 6 del mattino a mezzanotte, davanti a queste tre stazioni della metropolitana non dovranno più stare all’esterno, con i militari seduti a bordo del loro mezzo o in piedi ai lati delle jeep. Potranno e dovranno, invece, muoversi. Scendere le scale, penetrare all’interno delle stazioni, passare intorno ai divisori e controllare i mezzanini. Poi uscire e tornare fuori, a presidio. Scenderanno e risaliranno, più volte, lungo tutto il turno della copertura.
Si comporteranno, quindi, come già fanno le pattuglie dell’esercito che sono dinamiche, e non fisse: sono quelle che possono muoversi, intorno all’obiettivo sensibile che stanno proteggendo. Con una accortezza: quella di non perderlo di vista. Possono circumnavigarlo, girargli intorno, prendere le strade che lo circondano per controllarlo in tutti i suoi punti, fare un giro e tornare al punto di presidio.
“Questa è una decisione che è stata presa – spiega la questura – per riuscire ad avere un controllo più capillare del territorio. Le pattuglie di militari fissi davanti alle tre stazioni di Cadorna, Garibaldi e Loreto, diventano pattuglie di militari dinamiche. Adesso nelle stazioni del metrò scendono e salgono”.
Atm ha diffuso ieri una circolare per informare che “nell’ambito del piano di impiego del personale delle forze armate nei servizi di vigilanza fissa e del territorio, pattuglie dell’esercito effettueranno servizio nei mezzanini delle stazioni di corrispondenza Cadorna, Garibaldi e Loreto”. Immediata la reazione di Riccardo De Corato, capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale in Regione: “Bene ma deve essere solo l’inizio. Da tempo diciamo che sono luoghi pericolosi e i soldati dovrebbero presidiare anche quelli di Bonola, Corvetto, Cascina Gobba, Comasina”. (Repubblica)
Milano Post è edito dalla Società Editoriale Nuova Milano Post S.r.l.s , con sede in via Giambellino, 60-20147 Milano.
C.F/P.IVA 9296810964 R.E.A. MI – 2081845