Milano 6 Aprile – Un fatto di cronaca che, ancora una volta, evidenzia la spudoratezza e la certezza di impunità con cui agiscono quelle Rom dedite al borseggio. Un malcostume che va di pari passo con il numero sempre crescente delle carovane che si stabilizzano nelle periferie della città. Racconta Rachele Nenzi su Il Giornale “Le rom non vanno in natalità. La gravidanza a quanto pare non impedisce loro di svolgere al meglio il loro lavoro di borseggiatrici.
O almeno è questo che emerge da quanto successo ieri nella Milano in pieno Salone del Mobile alla fermata della metro di Buonarroti.
Una banda di 10 rom, infatti, ha accerchiato un turista cinese e lo ha derubato di tutti i soldi che aveva portato con sé per visitare la fiera del design milanese. Bel biglietto da visita per la città, insomma. Di certo il malcapitato non si riporterà nella sua Cina il ricordo della madonnina o del Duomo, ma solo quello dell’accozzaglia di nomadi in stato interessante che l’hanno spogliato dei suoi averi.
Per sua fortuna, la Polmetro ha assistito alla scena ed è riuscita ad arrestare una bosniaca di 26 anni e le sue nove complici. Tutte le donne sono domiciliate presso il campo di Baranzate e in quello del Cimitero Maggiore, con una età compresa tra i 14 e i 39 anni. “Ma in quale altra capitale europea accadono episodi simili? – commentano Paolo Grimoldi, deputato della Lega Nord e Segretario della Lega Lombarda, e Davide Boni, segretario della Lega Nord Milano – È questo il biglietto da visita della città nei giorni del Salone del Mobile? È questo il biglietto da visita con cui chiediamo l’assegnazione dell’Agenzia Europea del Farmaco? Il Prefetto, al posto che occuparsi solo di trovare alloggio ai finti profughi inviati da Roma, si dia una sveglia e cominci a far passare al pettine i campi da cui provengono queste ladre, li faccia passare al setaccio e faccia scattare i provvedimenti previsti dalla legge per chi vive rubando o borseggiando”.
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