Milano 13 Ottobre – Immaginiamo. Immaginiamo una lunga fila di bambini e ragazzi che gridano “Abbiamo fame”, davanti a Palazzo Marino, mentre Sala e compagni filosofeggiano di accoglienza profughi, di moschee, di integrazione, di interculturalità, dei diritti prioritari dei gay, delle nuove piste ciclabili. Immaginiamo 13.000 minori che occupano il Comune nel nome di una povertà incolpevole, per esigere che il loro diritto al cibo venga ascoltato.
La realtà contro i sorrisi ipocriti e le promesse disattese. Ma Milano sta diventando una città da Terzo Mondo?
La Onlus Banco Alimentare presenta il bilancio sociale e sottolinea l’aumento esponenziale di bambini in condizioni di povertà perché hanno genitori disoccupati
“Siamo davanti a un’emergenza minori”, con un raddoppio del numero di bambini e adolescenti poveri dal 2008 a oggi: a lanciare l’allarme è Banco Alimentare, che ieri ha presentato il bilancio sociale in via San Vittore nella sede dell’alta scuola Impresa e società di Università Cattolica. Secondo l’associazione, nel 2015 sono 670mila gli indigenti in Lombardia, più 100mila rispetto all’anno precedente, dei quali quasi 210mila (una su tre) hanno ricevuto assistenza da Banco Alimentare nel 2015. Di questi, quasi 60mila ha meno di 18 anni. A livello nazionale, i minori che soffrono la fame sono un milione e 131mila. A proposito dei minori, l’associazione spiega che solo a Milano sono 13mila gli ‘under 18’ che si affidano alla struttura, quasi uno su quattro sul totale regionale. Secondo i dati, dal 2008 a oggi l’incidenza della povertà assoluta sulle famiglie con più figli a carico è aumentata del 250 per cento. Citando il rapporto Istat 2016, Banco Alimentare spiega che “la loro crescente vulnerabilità è legata alla disoccupazione dei genitori”. Secondo i dati, a Milano si trova un quarto degli indigenti che ricevono aiuto dall’associazione, e la metà del totale è italiana. In totale, il calcolo su tutto il Paese è di quasi 4 milioni e 600mila poveri, a cui corrisponde più di un milione e 580mila famiglie povere. A fronte di questi dati, l’associazione denuncia uno spreco alimentare di 5,1 milioni di tonnellate di cibo all’anno. Secondo il rapporto, nel 2015 attraverso la sua attività Banco Alimentare ha raccolto oltre 17mila tonnellate di cibo, permettendo la distribuzione di 34 milioni di pasti equivalenti. In dettaglio, sono 29 milioni i pasti inseriti nei pacchi viveri e 5 quelli cucinati in strutture caritative, per un calcolo di 93.400 pasti distribuiti ogni giorno”. (riferisce Omnimilano)
Eppure a Milano c’è stato l’Expo. Eppure Sala è stato Mr Expo. Eppure il PD dovrebbe avere sensibilità umana per i meno abbienti. Eppure…
Come vorrei essere un fornaio perché “Vorrei cuocere un pane/Così grande da sfamare/Tutta, tutta la gente/Che non ha da mangiare/Un pane più grande del sole/Dorato profumato/Come le viole/Un pane così/Verrebbero a mangiarlo/Dall’India e dal Chilì/
I poveri, i bambini/i vecchietti e gli uccellini/Sarà una data da studiare a memoria:/
un giorno senza fame!/Il più bel giorno di tutta la Storia. (Gianni Rodari)
Nene

Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano