Milano 7 Luglio – Sdrammatizziamo, ma non troppo. Con un po’ d’ironia e di amarezza. Ma alla Merkel i machi italiani non piacciono, non le sono confacenti, non hanno appeal. Merkel chiama Hollande, Renzi si indigna per l’esclusione, ma cosa può fare di fronte all’attrazione fatale tra i due?
C’è una foto rivelatrice dove il dolce abbandono sognante della Merkel è palese: occhi socchiusi, tenera come una verginella, a custodire un segreto d’amore inespresso. Sorriso pudico, sfiorato da un compiacimento sussurrato, dolce come un amore appena sbocciato, Hollande. Sembrano i protagonisti di una vignetta di Peynet. E nell’aria echeggia quel Cet amour..si violent, si fragile, si tendre… di Prevert cantato da Yves Montand. Un amore molto parigino. Oh là là là, ma che dirà mai madame Gayet! L’occasione è una delle migliori per rivedersi, per incontrarsi…perché, credete a me, la crisi in Grecia e tutto il pandemonio del dopo referendum è la giustificazione ufficiale, basta osservare la foto rubata.
Renzi ha fatto di tutto per farsi amare, anche con il beneplacito della signora Agnese perché la ragion di stato lo richiedeva, perché il suo orgoglio di macho non poteva ammettere che un budino vestito da Dior prevalesse sul suo Armani impeccabile. Una questione di stile e di italianità. Eppure, prevedendo il peggio, aveva inviato un mediatore gentile, quella Mogherini che per troppo garbo si è persa nelle nebbie di Bruxelles, aveva poi personalmente pietito in ginocchio un po’ di considerazione, aveva promesso obbedienza, aveva sfoggiato i sorrisi del suo charme dozzinale. Ma la Merkel ama Hollande e quell’aria frizzantina di una Parigi un po’ demodé, con le luci lunghe e sontuose dei tramonti sulla Senna. Con Sarkozy era solo un feeling, taciti sorrisi d’intesa: troppo bella e ingombrante Carlà. Ma con Hollande, farfallone e viveur di bocca buona si può, deve aver pensato. E così è stato. Oddio, Hollande qualche calcolo deve averlo fatto: la Merkel, nonostante gli occhioni blu e la frangetta da cherubino, ha il fascino di un carro armato, ma il potere di un’imperatrice asburgica in Europa ed è ciò che conta, quando non si sa dove sbattere la testa per risollevare il proprio prestigio in patria. Renzi metta il cuore in pace. Il suo fascino vale zero. Ma, purtroppo, con Renzi anche l’Italia è considerata zero e non ha spazio neppure nei sottoscala del Palazzo del potere.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano