Vorrei un Gustav Klimt in politica, con il suo spirito rivoluzionario

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Milano 3 Giugno – Ho fatto un sogno: Gustav Klimt leader di una politica nuova, con il suo coraggio, la sua visione armonica, la lucida consapevolezza che i tempi sono maturi per un superamento del passato, lo spirito rivoluzionario e creativo, la genialità delle proposte, il desiderio di affermare autonomia e capacità di rifondare, la voglia di confrontarsi continuamente con gli altri, la necessità di affermare la libertà dell’uomo e delle sue espressioni.

Era l’11 giugno 1897, a Vienna, e un gruppo di artisti guidati da Gustav Klimt decise di fondare un’associazione autonoma con il motto ”Al tempo la sua arte, all’arte la sua libertà”. E oggi potremmo dire “Al tempo la sua politica, alla politica la sua libertà”. E ora come allora sarebbe utile una “secessione” per rifondare una politica e un modo di fare politica ormai morti con l’intento di creare “una politica per tutti”, universale e collettiva, imitando, peraltro e ancora un loro enunciato: “un’arte per tutti”.

E in questo contesto ridefinire modi, linguaggi, espressioni, volontà, quasi a ridisegnare su un foglio biancoklimt_gustav campiture nuove (leggi regole) lineari, essenziali a cui ciascuno possa rapportarsi con semplicità per disegnare il proprio destino. Allora l’arte, e oggi la politica, sono figlie del proprio tempo, ricerca dell’armonia, rispetto dell’uomo e della vita. E se è vero che “la politica è l’arte del possibile, e tutta la vita è politica” (Cesare Pavese) tutti siamo chiamati a fare politica, anzi tutti dobbiamo fare politica.

Allora i secessionisti viennesi seppero contrapporsi ai paradigmi artistici vigenti per progettare nuove forme d’arte al di fuori del conservatorismo accademico, e dare inizio ad una nuova epoca nel mondo dell’arte. Proposero una visione totale dell’opera d’arte che comprendesse, oltre le arti plastiche, anche l’architettura e il design.

Sono, queste, le intuizioni che vedrei volentieri applicate oggi alla politica: visione d’insieme armonica, analisi critica del momento storico, positività nelle proposte, genialità nelle soluzioni per dare inizio ad una nuova era politica in cui ciascuno possa intervenire con la propria identità e creatività, ma aperto al linguaggio e al confronto con l’altro.

Vorrei, insomma, qualcuno  che abbia   capacità di osare,  carisma,  onestà intellettuale, intelligenza per costruire, rispetto e volontà d’ascolto. Vorrei qualcuno  come Gustav Klimt.