Milano 14 Maggio – Le multe messe a bilancio a consuntivo 2014 segnano la cifra monstre di 347 milioni (285 per violazioni commesse nello stesso anno e 62 per recupero anni precedenti). Per capire quanto si chiede agli automobilisti vanno aggiunti 38 milioni di rimborso spese postali. In totale 383 milioni, la seconda voce di entrata dopo Imu.
È vero che poi non tutti le pagano (solo il 60%): c’è un esercito di furbetti o di collezionatori seriali di multe. Sono i possessori di auto con targhe straniere, i senza fissa dimora, i Rom, tutti coloro che non temono il fermo amministrativo etc.
Nel bilancio 2015 è prevista una piccola riduzione di 20 milioni. I milanesi si son fatti furbi, sanno che i ricorsi si vincono e soprattutto sanno dove sono collocate le 7 telecamere. A Milano si può combinare di tutto in strada senza incorrere in un vigile in 3000 strade, basta rallentare in sette!
Continua a essere altissima la spesa per notifica. Questo accade perché il Comune manda raccomandate anche quando potrebbe farne a meno, come in occasione dell’invio di 600.000 avvisi bonari (6,5 euro a lettera).
Tanto paga pantalone, cioè noi. Il Comune non sa che oramai esistono poste private e continua a farci sborsare tanti soldi in più, facendo arricchire le poste. Nel caso degli avvisi bonari (quelle lettere con cui il Comune propone uno sconto sulle multe passate) poi il Comune rischia di spendere più di quanto incassa.
Considerando che stima di incassare il 5/10 % delle multe passate (62 milioni) e che ha speso 4 milioni per notificarle è molto probabile che alla fine ci guadagnino solo le Poste.
Ennesima spremitura di Pisapia e Granelli ai milanesi, ennesimo spreco ai nostri danni.
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Fabrizio De Pasquale
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.