EDICOLE CHIUSE IL 1° MAGGIO: ATM CHIAMATA IN CAUSA

Milano

Milano 1 Maggio – Alessandro Rosa, Presidente Provinciale Autonomo dei giornalai (SNAG), annunciando lachiusura totale  delle edicole per la giornata del Primo Maggio riferisce “Prima di Natale abbiamo proposto ad ATM l’apertura delle edicole in occasione del primo giorno di Expo, in cambio della giornata del 26 dicembre, ma A.T.M. si è limitata a informare la sua rete commerciale  che …non è previsto dal contratto. In questo caso, come in innumerevoli altri, l’immobilismo di A.T.M. sta impedendo un sereno sviluppo delle nostre attività senza uno specifico motivo, se non quello di non volere riaprire un confronto sul contratto commerciale delle rivendite di documenti di viaggio, quotidiani e periodici di Metropolitana”

Ma ATM è chiamata in causa dal sindacato dei giornalai anche per il problema sicurezza. “Gli edicolanti, come il personale ATM, sono muniti di badge per l’accesso alle stazione prima dell’orario di apertura” mi racconta Alessandro Rosa, Presidente SNAG, “e le segnalazioni più frequenti riguardano la mancata sicurezza che i giornalai vivono praticamente tutte le mattine quando il pubblico non dovrebbe ancora avere accesso”. Nonostante durante la notte sia prevista la chiusura delle stazioni metropolitane, nella mattina del 29 aprile, un giornalaio al suo arrivo non solo vede aperti i corridoi di comunicazione fra le stazioni, che in realtà dovrebbero essere chiusi dalla sera prima,  ma bivacchitrova due individui che dormono beatamente con tanto di sacco a pelo. Rosa riferisce “Non è la prima volta. La mattina la stazione dovrebbe essere vuota e trovarsi queste persone che pernottano lì fa sentire vulnerabili; inoltre molti giornalai subiscono furti trovandosi spesso davanti alle porte delle edicole devastate o scassinate”.

Il quotidiano non è da meno: i borseggiatori sono ormai visi noti perché ognuno di loro ha il suo territorio da presidiare. “Molti giornalai sono in contatto con le Forze dell’Ordine per le segnalazioni immediate perché quasi tutti i giorni sono testimoni di scene raccapriccianti – prosegue Rosa – Ormai i borseggiatori sono visi conosciuti perché stazionano regolarmente nei sottopassaggi soprattutto in orari di punta. Nonostante alcuni di loro vengano arrestati il giorno dopo sono ancora lì, con sorrisi beffardi, come a dire “sono ancora qui e tu non ci puoi fare niente” tanto è vero che alcuni giornalai vengono anche minacciati”. Episodi del genere mi fanno sospettare che qualcosa nel nostro sistema giudiziario non funzioni molto bene.

La presenza di telecamere che sorvegliano praticamente tutti gli ingressi sono ben visibili ma non è difficile individuare quali siano i punti morti dove borseggiatori o malintenzionati possono posizionarsi senza essere ripresi e un cittadino trascinato in quell’angolo può subire qualsiasi sopruso. Alessandro Rosa palesa le sue preoccupazioni “Quello che si vuole portare all’attenzione di ATM è che il problema sicurezza, soprattutto nelle stazioni metropolitane, non riguarda solo i dipendenti ATM ma anche quello che i commercianti che svolgono attività lavorativa in questi luoghi vivono ogni giorno. Anche i viaggiatori sono  vittime di scippi e molestie per non parlare dei mendicanti che si posizionano vicino ai distributori automatici dei biglietti e che se non accontentati a volte diventano aggressivi” e conclude invitando “Atm a prendere seri provvedimenti in ambito sicurezza e più attenzione e collaborazione con i suoi locatari”.