Milano 11 Aprile – Claudio De Abertis? “Il miglior Presidente della Triennale che si potesse avere” E il giudizio è del prof. Maurizio Vogliazzo, già docente alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano. “La sua gestione è intelligente, equilibrata e di alto livello culturale e innovativo – chiarisce – Soprattutto appassionato, con iniziative selettive di alto profilo. Crede in quello che fa, è sempre presente, sa creare sinergie ed è, a livello personale, una persona estremamente per bene. Ha visione, prospettiva, senso delle strategie. Ad esempio ha già programmato, per il prossimo anno, mostre a tema. Ed è anche abile nel coinvolgere il mondo produttivo e scegliere il meglio per gli allestimenti.” E la mostra Arts&Food ne è la prova per la qualità delle opere esposte, per l’impegno che un’esposizione in 7000 metri quadrati comporta, per l’allestimento oneroso – si pensi solo alle assicurazioni delle opere – che è doveroso. Dice Celant, il curatore “Una mostra lontana dalla concezione visiva e tradizionale e più vicina a un’esposizione eclettica e multidisciplinare”: oltre mille articoli che hanno cambiato la vita quotidiana dell’uomo, tutti legati al cibo, alla nutrizione e alla convivialità. E testimonianze di artisti, scrittori, filmmakers, grafici, musicisti, fotografi, architetti e designers che hanno contribuito a dare una visione del consumo del cibo.
Eppure la storia della sua ascesa alla Presidenza della Triennale non è stata semplice. Nel febbraio del 2012, quando venne eletto, l’allora assessore alla Cultura Stefano Boeri ebbe a dire che “la nomina era indigeribile” e Rizzo invocò le dimissioni come atto dovuto, con l’abituale faziosità e miopia della sinistra. De Albertis, il costruttore, si diceva con tonodispregiativo, non può occuparsi di uno dei Poli culturali più prestigiosi della città. Quasi che essere presidente dell’Assimpredil e avere capacità anche manageriali fosse controproducente. Ma la storia della faziosità e della miopia si ripete nel 2014, nel momento della conferma. Stefano Boeri, cacciato da Pisapia e non più assessore, si candida alla Presidenza con l’appoggio di buona parte della sinistra che non ha fatto i conti con lo spirito vendicativo e permaloso del Sindaco. Mai e poi mai Stefano Boeri, una testa calda che mi oscura e fa la star, avrà il mio appoggio, ha pensato. E per fargli dispetto dà il suo benestare alla candidatura Azzone, Rettore del Politecnico. Perché premiare il merito, prendere atto che De Albertis aveva ben operato, non rientrava nei pensieri della sinistra. Ma, per una volta, il contropiede di un CdA compatto ha avuto la meglio e De Albertis è stato riconfermato fino al 2018. In sintesi: per boicottare Boeri, il Comune, alla fine ha detto sì a De Albertis, nonostante….Soprattutto deve la sua riconferma, per amore di verità, al rappresentante della Regione che, proponendolo (con la Camera di Commercio di Milano e quella di Monza e Brianza) ha persuaso anche gli altri Membri a decidere per la riconferma.
Soggettista e sceneggiatrice di fumetti, editore negli anni settanta, autore di libri, racconti e fiabe, fondatore di Associazione onlus per anziani, da dieci anni caporedattore di Milano Post. Interessi: politica, cultura, Arte, Vecchia Milano