NON SOLO PISAPIA. IL DISASTRO MILANO È COLPA DI TUTTA LA SINISTRA

Milano

Milano 4 Aprile – Troppo facile, adesso, nascondere i dati severamente negativi dei milanesi nei confronti di un Sindaco risultato indigesto alla maggioranza per insipienza e inettitudine. Troppo facile tirare un sospiro di sollievo perché Pisapia si è praticamente dimesso, dopo tre anni disastrosi di governo della città. E sto parlando della coalizione di sinistra che pensa di poter allontanare da sé le responsabilità di un disastro Milano che, invece,  investe tutta la Giunta e i partiti della maggioranza. Perché a supporto di tutte le decisioni prese ci sono i voti di una scalcagnata maggioranza, schiava di ideologie buoniste e permissive, incapace di fare un bilancio economico  che rispetti l’equità sociale, indifferente ai reali bisogni delle periferie, inetta e superficiale nel considerare in modo equilibrato le esigenze della cittadinanza, amante di “vetrine” e nastri da tagliare per opere di altri.

No. La Sinistra non è tornata vergine e pura, dopo le dimissioni di Pisapia.  E un nome nuovo, eclatante, magari figlio di un personaggio noto non cambierà il loro modo di pensare e di esercitare il potere. Nel sondaggio targato PD pubblicato ieri nell’editoriale di De pasquale si parla di un 46% della coalizione di sinistra, soprattutto per merito di un PD al 36% di colore renziano. Perché evidentemente, dopo Pisapia, resta il fascino di un altrettanto bluff chiamato Renzi, che con Milano non c’azzecca, che sa incantare gli sprovveduti, che predica bene e razzola male. Un peccato, questo, ormai abituale nella sinistra tutta e in tutte le circostanze, anche nella cosiddetta questione morale. E, comunque, a Milano non si vota Renzi.

Il dato certo, per ora, è che la sinistra al governo di Milano ha fallito. Con le sue ricette, con le sue ideologie, con la sua arroganza. Non solo Pisapia.