Nel 2015 13 milioni di Tari in più per tenere pulita Milano

Fabrizio c'è Milano

Milano 3 Aprile – Puntuali come la primavera arrivano gli aumenti delle tasse comunali. Anche se l’avvocato non farà il bis fino al 2016 dovremo sorbirci la sua filosofia: tassa e spendi.

Lunedì la sinistra ha votato compatta il nuovo aumento della Tari, ultimo nome della Tassa rifiuti : passerà da un gettito di 293 milioni del 2014 a 306 milioni del 2015. Altri 13 milioni in più da prelevare ai milanesi a fine anno, quando si versa la tassa sui rifiuti. Un aumento del 4% che però si somma a quelli degli anni scorsi e così arriviamo al 27% in più rispetto al 2011.

Le famiglie pagheranno da 20 a 40 euro in più, mentre per imprese e esercizi commerciali il prelievo sarà ben maggiore. Ma in cambio di cosa?

I servizi erogati da Amsa saranno i medesimi, di discreta qualità ma con i soliti problemi. Prima di tutto l’umido: raccogliamo diligentemente sempre più umido ma non disponiamo di un impianto nostro (di A2A , che pure lo promette da 4 anni) e quindi tutto il raccolto viene mandato in un impianto privato che smaltisce a caro prezzo. Poi ci sono le zone fuori controllo dove il degrado annulla la pulizia della città: in alcune zone gli operatori ecologici chiedono di essere scortati, tale è il degrado umano (Lambrate, Rubattino, Santa Maria del Suffragio, Stazione Centrale); infine le isole ecologiche, oramai dominate dai Rom, che “vagliano” prima i rifiuti che andrebbero consegnati ad Amsa.

La verità è che questo aumento è dovuto alla incapacità di Pisapia e del Pd milanese di battere i pugni col Governo Renzi. Gli extra costi sulla pulizia della città, dovuti a Expo, saranno pagati dai milanesi con la Tari, mentre avrebbe dovuto accollarseli lo stato. Con un tributo dei milanesi si paga una spesa che serve a far fare bella figura all’Italia.

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Fabrizio De Pasquale