Milano 25 Marzo – Chiuse le urne per il primo turno elettorale delle elezioni dipartimentali francesi, i ballottaggi ci saranno domenica 29 marzo, i risultati, pubblicati dal Ministero dell’Interno, mostrano la seguente realtà: l’alleanza UMP-UDI è in vantaggio col 32,5% dei voti del primo turno in quasi tutti i 2054 cantoni, al secondo posto si attesta il Fronte nazionale (25,8%), il Partito Socialista (24%) che a sorpresa ha avuto tenuta migliore del previsto, ma perderà le sue roccaforti nel nord della Francia.
La sinistra, che amministra attualmente 61 dei 101 dipartimenti, è anche stata eliminata in 500 comuni, secondo Jean-Marie Le Guen, il Segretario di Stato per i Rapporti con il Parlamento. Per il presidente dell’UMP Nicolas Sarkozy, i risultati mostrano il “desiderio dei francesi in un cambiamento chiaro, partando dai servizi. L’alternanza è in piena operatività. Nulla si fermerà “, ha dichiarato in un discorso ai militanti presso il quartier generale dell’UMP.
Il primo ministro Manuel Valls, primo a parlare dopo il risultato elettorale, si dichiara felice di constatare che le forze repubblicane siano in netto vantaggio aggiungendo: “Invito tutti i repubblicani a bloccare l’estrema destra al secondo turno. Invito tutti a prendere una posizione chiara”.
Infine, Marine Le Pen è convinta che il voto dimostra la volontà dei francesi di “riconquistare la libertà”. Per il presidente del Fronte Nazionale, Manuel Valls “deve ora ascoltare il messaggio delle urne e avere la decenza di rimettere il mandato nelle mani del Presidente della Repubblica, sulla base dei risultati del PS”.
Nonostante ciò che i media internazionali, soprattutto italiani, hanno dichiarato, i risultati ufficiali smentiscono le notizie diffuse: dai risultati elettorali, dai numeri, si evince che seppur la vittoria è per regole democratiche dell’UMP, la vittoria reale è del Front National in quanto il movimento guidato da Marine Le Pen ha ottenuto il suo risultato presentandosi da solo, senza allearsi con altri partiti, al contrario dell’UMP che, seppur vincitore, si è presentato come partito principale di un’alleanza con altri movimenti politici dell’area della destra filoeuropeista.
Ovviamente questo piccolo “particolare” è (in)volontariamente sfuggito alle forze politicamente corrette ed alla stampa che segue la stessa linea di pensiero; nessuno nella realtà dei fatti, ha intenzione di contrastare il nuovo regime germano-europeista.
L’onda blu di Marine Le Pen quindi ha tenuto ed in solitaria, al momento, è il primo partito della Francia. Sarkozy invece, senza alleanze, avrebbe, con molta probabilità, seguito il destino del Partito Socialista di Hollande (presentatosi anch’esso in seno ad un’alleanza), pagando anche il prezzo della sua fallimentare politica estera che ha messo in serio pericolo la Francia (e l’attentanto al Charlie Hebdo ed all’Hyper Kosher ne sono stata la dimostrazione) e l’Europa tutta, in serio pericolo. Il Partito Socialista, attualmente al potere, ha continuato su questa rotta che sommata agli errori in fatto di politica interna, hanno determinato il fallimento di tutta la Sinistra francese.
Manuel Valls, inoltre, commette un ulteriore errore definendo PS e UMP partiti repubblicani; partiti repubblicani sono quelli che sostengono quei valori che hanno sempre contraddistinto la Francia da quel glorioso 14 Luglio 1789 in difesa dello Stato, della sua laicità, della sua indipendenza da stati egemoni e soprattutto in difesa del popolo di Francia; valori che sia il PS sia l’UMP hanno tradito.
Impiegato presso una nota multinazionale americana, ha avuto varie esperienze di dirigenza sia in campo professionale che in campo politico.
Scrive per Milanopost ed altre testate, soffermandosi soprattutto su Israele, Medio Oriente, Africa sahariana e subsahariana. Giornalista Freelance scrive più per passione che per professione.