Milano 21 Marzo – Si può dire tutto di Pisapia ma non che gli manchi il coraggio di aumentare le Tasse. E’ di ieri l’annuncio che la Tari, ultimo nome della tassa rifiuti aumenterà mediamente del 3%. Questo aumento è dovuto al fatto che il conto che Amsa presenta al Comune per tenere pulita la città, raccogliere e smaltire i rifiuti è aumentato ancora di 8 milioni.
Amsa dovrà garantire pulizie straordinarie della città durante il semestre Expo. In tutti i paesi del mondo questo tipo di spese sono a carico del Governo che ospita l’evento.
A Milano, grazie all’inettitudine di Pisapia e alla furbizia di Renzi, saranno i contribuenti milanesi a dovere pagare per tenere pulita la città invasa da turisti e per smaltire i rifiuti prodotti da visitatori asiatici o africani.
La tassa ha vari coefficienti per cui ristoranti, esercizi e imprese pagheranno fino al 9%, mentre i single avranno aumenti ridotti.
E’ il terzo aumento sulla tassa, che prima si chiamava Tarsu e poi Tares, voluto da Pisapia dal 2012 ad oggi. Complessivamente i rifiuti grazie al Sindaco arancione costano il 25% in più. Con questo ultimo aumento la differenza di pressione fiscale Pisapia /Moratti è del +116%.
Siccome però i milanesi protestano in maniera ancora sommessa, la Giunta si permette pure di prendere per i fondelli i suoi contribuenti. Leggete la fantozziana difesa dell’ Assessore Balzani: la Tari costerà di più perché aumentano un po’ i rifiuti prodotti e c’e’ la ripresa. Ma allora perché negli anni scorsi, quando la spazzatura prodotta calava al ritmo del 10% annuo, abbiamo avuto aumenti anziché tagli alla tassa rifiuti?
Fabrizio De Pasquale ha 60 anni, è sposato, padre di 2 figli e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche, è stato Capo ufficio stampa di varie aziende e del Ministero dei Beni Culturali. Ha lavorato per RAI ed Expo2015 e per un centro media. E’ stato per 24 anni Consigliere e poi Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino. Conosce bene Milano ma non smette mai di scoprire i problemi e le eccellenze che la metropoli produce ogni giorno. E’ Direttore e amministratore di Milanopost dal 2014 e crede nel ruolo dell’informazione locale per migliorare la città e i suoi abitanti.