FRONTE NAZIONALE PER L’ITALIA: UN NUOVO SOGGETTO SI AFFACCIA SUL MONDO POLITICO NAZIONALE

Attualità

Milano 9 Marzo – Nasce il 4 Ottobre del 2014 con l’atto di fondazione, e la prima assise, il Fronte Nazionale per l’Italia, un nuovo soggetto politico che racchiude nel suo interno numerose anime provenienti sia dalla Destra, anche sociale, sia dalla Sinistra; anime e scuole di pensiero che, delusi dall’attuale politica nazionale, hanno voluto provare ad aggregarsi sotto un unico simbolo per cercare di cambiare volto al mondo politico italiano.

Legato ideologicamente al Front National di Marine Le Pen, il FNI ha a cuore i valori delle famiglia, è ovviamente contrario alla moneta unica e sostiene la sovranità nazionale.

Sabato scorso, presso la sala della circoscrizione del Comune di Milano, sita in Via Sansovino, si è tenuto un incontro per la presentazione del libro “Franciavanguardia” scritto dal giornalista Sebastiano Caputo,  grande affluenza di pubblico e, ovviamente anche di quattro contestatori, appartenenti ad un non meglio specificato centro sociale, che hanno inscenato una sterile e, oserei aggiungere, stupida protesta durata non più di una manciata di secondi.

Durante la presentazione del saggio di Caputo, che è stato anche un importante appuntamento per il FNI nonché una sorta di “verifica” del seguito del movimento, si è potuto constatare che, questo nuovo soggetto politico, formato e diretto da politici non professionisti, potrebbe, in futuro acquistare un buon elettorato che non andrebbe sottovalutato dai partiti attualmente attori della scena politica italiana. Ovviamente, essendo un nuovo soggetto, potremmo, al momento, paragonarlo ad una pietra grezza che va ancora levigata, ed essendo tale, le correnti di pensiero andranno maggiormente amalgamate al punto da rendere le sue anime maggiormente unite nel raggiungere gli obbiettivi che si sono prefissati.

Ampio risalto hanno avuto, durante il dibattito di sabato, le varie idee che convivono nel FNI, idee che vanno dal conservatorismo più reazionario filo-vandeano al più progressista ideale laico-illuminista. Quest’ultimo, non in minoranza, sarà, a mio parere, ciò che farà la differenza rispetto ad altri movimenti politici nazionali; sarà quella corrente che facendo leva sulla laicità, senso di patria e cercando di infondere nel cuore di molti quel nobile sentimento identitario, riuscirà ad aprire una breccia nell’ipocrita muro del politicamente corretto.

Non poteva, nel manifesto del FNI, mancare il tema dell’immigrazione di massa che non è vista solo come danno sociale ma anche, come la cronaca insegna, un tentativo di invasione di una religione statica e animata dalla più tenebrosa teocrazia per sottomettere ed oscurare la Luce dell’Occidente.  Ed è solo con il superamento delle differenze politiche e  religiose che un popolo può essere unito; con una maggior consapevolezza, e quindi con maggior cultura laica, che ci si potrà contrapporre al neo oscurantismo a cui ci vogliono sottomettere le sinistre ed i loro finanziatori. Con la Ragione e non con la superstizione, con la cultura e non col grido “D-O lo vuole!” ci si potrà contrapporre al tetro “Allah Akbar!”

Se il FNI manterrà questa linea, tenendo lontani dai suoi gruppi, dalle sue fila, persone legate ad ideologie pericolose, superate e condannate dalla storia, allora tra non molto tempo l’elettorato italiano potrà optare anche per un nuovo soggetto politico che, se il FNI manterrà il suo solco originario, supererà la dicotomia destra-sinistra che, fino ad oggi, è servita solo a maggiormente dividere la società e a governarla iniquamente.