Improvvisamente il PD diventa garantista e nega l’utilizzo di intercettazioni telefoniche a Azzolini (Ncd). Simpatia personale o necessità di mantenere i voti del Nuovocentrodestra?

Attualità

Milano 10 Ottobre – Sommersi ieri dai mirabolanti annunci di Renzi sul Jobs Act (da lui ormai pronunciato con un marcato accento di Cambridge, a riprova che il corso fatto alla Shenker almeno per quanto riguarda la dizione funziona), è passata sotto silenzio la decisione della giunta per le autorizzazioni del Senato di negare l’utilizzo delle conversazioni telefoniche intercettate al senatore dell’Ncd Azzollini.

Per chi si fosse perso qualche puntata, il senatore Azzollini è indagato dalla procura di Trani per una presunta frode da 150 milioni di euro relativa alla costruzione del porto di Molfetta, città di cui era sindaco.

Dopo un tira e molla durato 9 mesi, la giunta per le autorizzazioni del Senato ha respinto la richiesta della procura di Trani dicendo che Azzollini è un perseguitato dalla magistratura. In quanto non erano state autorizzate dal parlamento le intercettazioni a suo carico. Per essere precisi, si trattava di intercettazioni indirette, in quanto ad essere sotto controllo erano i telefoni di altri indagati che poi hanno avuto contatti con Azzollini.

I componenti del Pd hanno votato compatti contro l’utilizzo di queste telefonate, tranne il senatore Casson che si è autosospeso dalla giunta in polemica per la decisone presa. Fi si è defilata. Ora la parola passa all’Aula.

Cosa dire? Io sono tutto tranne che giustizialista ed in punto di diritto la decisione della giunta è corretta. Ma mi sorprende essere in compagnia di persone come il senatore Pagliari del Pd,  componente autorevole della citata giunta, un personaggio da sempre attento al principio di “legalità” (andatevi a leggere le sue infervorate dichiarazioni contro gli amministratori pubblici che non si dimettono dall’incarico appena raggiunti da un avviso di garanzia). Pagliari ieri è diventato improvvisamente garantista parlando di persecuzione da parte della magistratura. Come una Santanchè qualsiasi.

Non mi sembra, però, che ci sia stato un simile atteggiamento da questi garantisti a corrente alternata quando per mesi abbiamo letto (e ascoltato) le intercettazioni di Silvio Berlusconi con le olgettine. Telefonate, anche quelle intercettate indirettamente, che non avevano rilevanza penale alcuna ma il cui unico scopo era quello di dileggiare l’allora presidente del Consiglio.

Ma si sa, all’epoca bisognava far cadere il governo Berlusconi, adesso i voti dell’Ncd sono importati per l’esecutivo Renzi…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.