Un pendolare lecchese ha chiesto consiglio su Facebook per l’acquisto di un machete da esibire al posto dell’abbonamento Trenord. A rispondergli è stato il capotreno, Carlo Di Napoli, aggredito tre anni fa a colpi di machete da una banda di ragazzi sudamericani mentre era in servizio. L’uomo ha postato un video delle ferite riportate nell’aggressione. La querelle si è consumata sulla pagina del Comitato pendolari del Meratese. I disagi che si sono succeduti su alcune linee Trenord in questi giorni, hanno fatto sbottare un pendolare: «A luglio invece del mensile pensavo di acquistare un machete da esibire come documento di viaggio… consigli sul modello più adatto?». Il post ha subito scatenato numerose prese di posizione. Nella discussione è intervenuto anche Di Napoli: «Ringrazio gli amministratori del gruppo per avermi dato la possibilità di controbattere». Il capotreno ha aggiunto: «Quelle che le mostro in questo breve video sono le cicatrici che porto dall’aggressione ricevuta appunto con un machete. Si ricordi che dietro una divisa, ogni divisa, c’è un uomo ed una donna in carne ed ossa, con famiglia, amici ed altri cari, e che quello che lei reputa simpatico o ironico ha fatto inorridire non pochi». Il Comitato di pendolari ha espresso «piena solidarietà a Carlo» e preso «totale distanza dal post» del pendolare.
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