Milano 20 Maggio – Lauren vince e convince per quell’espressività magnetica che illumina le sue prove. Eclettica, con una buona tecnica che la rende versatile e spontanea, Lauren batte Bryan anche per un’innata simpatia, un’umiltà vera, una semplicità un po’ buffa, ma empatica. In una parola “brava” e senza sovrastrutture. C’è da evidenziare che entrambi sono stati enfatizzati da coreografie spettacolari, giochi di musica e luci da ricordare.
Ma la serata è uno scoppio pirotecnico di sorprese, emozioni, colori. Ospiti a gògò, per tutti i gusti e le età passando da Ranieri e Albano fino a Fedez e J-Ax. Il siparietto delle imitazioni un gioiello di disponibilità professionale, di simpatia con, finalmente, una autoironia che è propria di chi conosce di sé pregi e difetti. La bravura di Giulia Michelini non deve sorprendere e neppure la sua spontaneità giocosa perché è il suo carisma.
Dalle sfide è facile dedurre che Irama incanta con il suo mondo, con le piccole e grandi cose che ascolta di sé, con la sensibilità con cui le offre al pubblico. Poi c’è la continua sfida tra Carmen ed Emma che si equivalgono con sfumature diverse per incontrare gusti diversi. Probabilmente saranno questi i tre finalisti.
Ma sì, anche il compleanno di Albano, festeggiato in una dimensione tradizionale e popolare, fa audience. E Romina è così sorridente, così candida…proprio da Felicità. Vince la serata Carmen. La sfida diretta tra Biondo ed Einar manifesta la diversità tra due personalità musicali che scelgono percorsi dissimili, con mezzi vocali propri e personali. Difficile distinguere, dare una preferenza.
Esce Biondo che non è solo Biondo, ma anche bello e simpatico. Peccato.
Olga Molinari