Al Mudec un inedito Kandinskij e la storia della comunità cinese

Cultura e spettacolo

Milano 18 Marzo – “Kandinskij, il cavaliere errante. In viaggio verso l’astrazione”, fino al 9 luglio nelle sale espositive al primo piano , e “Chinamen. Un secolo di cinesi a Milano” fino al 17 aprile nello spazio Khaled alAsaad.

Fino al 9 luglio Vasilij Kandinskij è il protagonista di una mostra inedita: 49 opere che raccontano il periodo che porta alla svolta verso l’astrazione e 85 tra icone, stampe popolari ed esempi di arte decorativa che ne hanno profondamente influenzato il linguaggio.  Le opere, alcune mai viste in Italia, provengono da importanti musei russi, Ermitage di San Pietroburgo, Galleria Tret’jakov, Museo di Belle Arti A.S. Puškin e Museo Panrusso delle Arti Decorative, delle Arti Applicate e dell’Arte Popolare di Mosca. L’esposizione si svolge nell’anno del centenario della Rivoluzione russa e a ridosso delle celebrazioni del centocinquantesimo anniversario della nascita dell’artista. Dipinti, acquerelli, disegni e incisioni di Kandinskij, antiche icone, stampe, tessuti e oggetti di arte applicata consentiranno allo spettatore, che avrà a disposizione anche installazioni multimediali integrate, comprendere l’origine e lo sviluppo del codice simbolico dell’artista, in un viaggio “immersivo” tra le sue fonti visive.

Orari: Lun 14.30/19.30 | Mar, Mer, Ven, Dom 09.30/19.30 | Gio, Sab 9.30/22.30  – Biglietti; Intero € 12,00 – Ridotto € 10,00  info: 0254917

“Chinamen. Un secolo di cinesi a Milano”  fino al 17 aprile nello spazio Khaled alAsaad

Fino al 17 aprile il Mudec ospita nello spazio Khaled alAsaad, la mostra “Chinamen. Un secolo di cinesi a Milano”. L’esposizione è frutto degli studi del sinologo Daniele Brigadoi Cologna dell’Università degli Studi dell’Insubria, che ha coordinato una ricerca partecipata con un gruppo studenti dell’Università degli Studi di Milano e dell’Insubria, attingendo dagli archivi fotografici pubblici e privati delle antiche famiglie italo-cinesi di Milano. In mostra le illustrazioni dell’artista Matteo Demonte, autore del documentario a disegni animati, co-prodotto dal Mudec, dall’omonimo titolo “Chinamen” e della graphic novel dal medesimo titolo, che è anche catalogo della mostra.  Con un focus sul periodo delle origini storiche della migrazione cinese (1906-1946) “Chinamen” invita a scoprire, attraverso immagini, oggetti e testimonianze dirette, un percorso di storia inedito: la nascita dell’identità sino-milanese e le trasformazioni del quartiere di via Canonica, Sarpi e Porta Volta in Chinatown, articolando, sul filo della memoria ritrovata, una riflessione sul presente e sulla città. Milano è a un tempo ribalta e retroscena di un’epopea che, nonostante le asprezze del ventennio fascista, in cui i cinesi subirono l’impatto delle leggi razziali e durante la guerra furono in gran parte internati in campo di concentramento, si è costruita nell’intimità delle stradine, delle botteghe e delle case di ringhiera dello storico “borgo degli ortolani” di Porta Volta, per aprirsi alla metropoli intera. Grazie alla stretta interazione con gli abitanti del quartiere, i primi cinesi misero radici salde in questa città che ha saputo farne una comunità dinamica e coesa, emblema dell’operosità sia cinese sia milanese.  Ingresso è gratuito.

Immagini Kandinskij 

Immagini Chinamen

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