Villa San Giovanni: nuovo edificio occupato da immigrati

Milano

Milano 30 Dicembre – Alcuni mesi fa i ripetuti interventi degli agenti del Commissariato Greco-Turro, erano riusciti ad allontanare un gruppo di occupanti abusivi dall’ex sede della De Marco in via Fortezza, zona Villa San Giovanni. – Spiega Silvia Sardone, Consigliere Comunale di Forza Italia –  Purtroppo, da una quindicina di giorni a questa parte il problema si è ripresentato in forma molto più preoccupante. Decine di magrebini e africani si sono introdotti nella palazzina suscitando la preoccupazione degli abitanti del quartiere.

A lasciare stupiti, oltre al numero elevato di persone, è la sfacciataggine con cui si comportano, arrivando a presentarsi nei bar come “i nuovi vicini di casa”, o scaricando materiale da dei furgoni come se stessero entrando in casa loro.  Inoltre, rispetto a quanto accaduto in passato, gli occupanti non si introducono furtivamente, ma hanno forzato la porta dell’ingresso principale e uno di loro si atteggia a custode indirizzando i nuovi venuti verso gli uffici dove prendere alloggio. Alloggi per altro confortevoli poiché nel palazzo risulta esserci ancora l’energia elettrica che consente loro di tenere le luci accese e probabilmente di collegare alla rete stufette e altri elettrodomestici.

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Una vera e propria invasione che ha gettato nello sconforto la comunità locale, preoccupata per il comportamento strafottente dei “nuovi arrivati” dei quali nessuno conosce identità, precedenti e intenzioni. Il tutto a due passi da Sesto San Giovanni e da zone dove recentemente sono stati fatti arresti per fabbricazione di documenti falsi. Preoccupato per i parrocchiani che frequentano oratorio e chiesa situate proprio di fronte all’edificio occupato, il parroco ha preso “carta e penna” e ha indirizzato una missiva la Commissariato di Greco-Turro, chiedendo siano posti in essere dei provvedimenti per garantire legalità e sicurezza della zona. Lettera che è stata consegnata ieri dal responsabile dell’oratorio che ho accompagnato insieme ad alcuni cittadini presso la stazione di Polizia.

Milano Post

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