Piazzale Cuoco: indecente retromarcia Comune su chiusura del suk dell’illegalità

Milano

Milano 7 Ottobre – Sono francamente assurde le dichiarazioni odierne dell’assessore Rozza – commenta Silvia Sardone, consigliere comunale di Forza Italia – in merito ai mercatini di Piazzale Cuoco. Sono passari 12 mesi dall’annuncio dell’ex assessore alla sicurezza Granelli “Quel suk sarà chiuso” e oltre 5 mesi da quando il Sindaco Pisapia firmò l’ordinanza che chiudeva il mercato abusivo di Piazzale Cuoco e Viale Puglie.

Nel documento il Sindaco scriveva che il suk «ha una ricaduta negativa sulla incolumità pubblica» e che nei mercatini non aveva luogo baratto ma «vendita professionale di merci non autorizzata nonché di prodotti di compendio di furti e di dubbia provenienza unitamente ad attività di somministrazione di alimenti e bevande in carenza di autorizzazione o Scia». Inoltre si segnalava che erano stati documentati «numerosi reati contro la persona, il patrimonio e in materia di stupefacenti» e che la forza pubblica attestava «la totale assenza di controllo da parte dei gestori nei confronti di chi espone impropriamente per la vendita prodotti alimentari e non». Fu un’ordinanza truffa, un annuncio elettorale, fatto pochi giorni dopo un grande presidio che avevo organizzato con i cittadini in zona. La chiusura è stata una farsa e tutto è tornato come prima.
Ora l’assessore Rozza si rimangia i propositi dell’amministrazione di pochi mesi fa, condanna un’intera zona all’illegalità e al degrado e si inventa un’assurda proposta un tetto di incasso minimo per prodotti venduti come se questo possa stroncare il commercio di merce rubata. Continua intanto la vendita  di sigarette di contrabbando, di cellulari e altre merci rubate, persino di prodotti alimentari senza alcun controllo igienico.  Lo scenario che si trova accedendo nell’area, ogni weekend, è semplicemente sconcertante tra migliaia di immigrati (spesso irregolari) e pochissimi italiani. Aree per la vendita di vestiti destinati ai poveri ma rubati dai rom nei cassonetti gialli, banchetti con elettrodomestici, impianti audio molto spesso rubati, la zona delle biciclette sottratte ai milanesi, l’angolo della merce “taroccata”, gli spazi ristoro senza alcun controllo, i capannelli di nordafricani che si contendono l’ultimo orologio rubato, i venditori di sigarette e persino i commercianti di documenti falsi. Tutto alla luce del sole creando disagi ai cittadini, traffico, sosta selvaggia e con migliaia di immigrati che non pagano  i biglietti dei mezzi pubblici per arrivare qui. Non dimentichiamo inoltre i cumuli di rifiuti intorno all’area e il desolante flusso di disperati che, una volta finito il mercato, vengono a rovistare tra l’immondizia. La sinistra aveva promesso più volte la risoluzione dei problemi, la fine dei disagi per i residenti in zona. Invece la tolleranza zero è durata, vergognosamente, pochi giorni. E’ il solito modo di agire della sinistra, incapace di combattere seriamente l’illegalità e che di fronte alle giuste lamentele dei cittadini risponde con le prese in giro. Ora la Rozza praticamente regolarizza la vendita di merce rubata, parlando solamente di proposte senza agire nel concreto. Una figura veramente misera.

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