Ogni maledetto Venerdì

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Milano 18 Marzo – No, non succede ogni Venerdì. Ma sappiamo tutti e perfettamente che quello è il giorno più gettonato, insieme col Lunedì, per far sciopero. Quale sia il motivo ufficiale lo ignoro. Probabilmente si pensa che i padroni si arrabbino maggiormente se la scarsa produttività dell’ultimo giorno della settimana viene ulteriormente minata. O forse, e dico forse, ha qualcosa a che vedere con il fine settimana incombente. Non sapremo mai la verità. In compenso oggi sarà una giornata di passione, iniziata nella notte quando alcuni lavoratori di Trenord hanno iniziato gli scioperi. Io credo che però il dato più rilevante sia questa dichiarazione, presa dall’edizione digitale di Repubblica:

“Ma non è corretto dire che a pagarla saranno solo i cittadini – sottolinea Claudio Signore, coordinatore della Cub trasporti e lavoratore di Atm – I lavoratori che protestano, allora, non sono forse cittadini? Tutti paghiamo i disagi, ma non per questo ci si può astenere dalla protesta. Che è contro le guerre, intese sia dal punto di vista politico, come nel caso di quella in Libia. Sia, soprattutto, per quanto riguarda i diritti dei lavoratori, calpestati da provvedimenti come il Jobs Act, la riforma delle pensioni e le annunciate revisioni sulla normativa degli scioperi” .

Qui ci sono quattro argomentazioni cui vale la pena rispondere punto per punto.

  1. Anche i lavoratori sono cittadini. Grazie, Monsieur De La Palisse sarebbe orgoglioso di lei. La differenza fondamentale è che gli ALTRI cittadini non hanno avuto alcuna possibilità di scelta in tema. Non hanno potuto, chessò, decidere i non pagare l’abbonamento oggi, nonostante il vostro servizio non venisse erogato. Non hanno potuto difendersi. D’altronde, lo sciopero nei servizi pubblici è, per sua natura, esattamente questo. Quando sta a casa il personale di ATM credete ci rimetta il management? Via, non siate ingenui. Lo sciopero mira a danneggiare il datore di lavoro. Ed il datore di lavoro siete voi. Voi siete nel mirino. Voi dovete soffrire. Voi dovete essere piegati. E questo, da che mondo è mondo, può avere senso nelle battaglie per il salario. Beh, per pagarli di più, voi ci dovete rimettere. Quindi la cosa ha senso. Ma per cosa si sciopera qui?
  2. Si sciopera, ad esempio, contro la guerra in Libia. Voi oggi avete fatto orari impossibili, vi siete trovati bloccati in macchina ed avete consumato il calendario in cerca di nuovi Santi perchè loro sono contro la guerra in Libia. No, seriamente. Una roba che nessuno ha mai seriamente pensato di fare. Una roba che forse e semmai partirà nel Duemilamai. Una cosa che, se fatta, potrebbe mettere fine agli sbarchi. Insomma, una roba che con i disagi dell’utente medio non c’entra nulla. Voi state soffrendo perché questi piccoli Luttwak hanno deciso di obiettare sulla LIBIA. Sappiatelo. Sapere è un dovere.
  3. Il Jobs act. Una legge che manco li riguarda. Ma riguarda VOI. Ecco, per questo vi hanno rovinato la giornata. PER FARVI UN PIACERE. Ricordate di ringraziarli, mi raccomando. Lo fanno per voi eh!
  4. LE ANNUNCIATE RIFORME DEGLI SCIOPERI. Ovvero quella curiosa abitudine Italiana, per cui si annunciano buone idee per evitare che accadano. Comunque, doveste domandarvelo, sì, anche questo avvantaggerebbe voi ed impedirebbe al Metternich della Bovisa di cui sopra di fare i suoi giochini geopolitici sulla vostra pelle. Ecco, io non sono Renziano. Ma talvolta mi auguro che davvero ce la faccia. Solo perché, ogni maledetto Venerdì che il trasporto pubblico diventa il parco giochi di taluni cialtroni, la voglia di veder tornare un minimo di disciplina in questo paese mi assale. A voi no?

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