Videoracconto di Claudio Bernieri
Musiche originali di Luciano d’Addetta
Milano 2 Febbraio – Viaggiamo sul tram numero 3, che ci porta alla Darsena… i muri delle case sono offesi da migliaia di sgorbi… Siamo diretti in piazza XXIV Maggio: qui ci accoglierà la puzza del baracchino del pesce voluto dal Comune.. il lezzo si diffonde sui marciapiedi … ed ecco il mercatone Rozza, un pugno nell’occhio alla bellezza della Darsena..
Il viaggio continua .. i graffiti diventano più fitti..ma c’è una ragione…. qui vicino ci sono le sedi degli antagonisti, che lordano tutto il quartiere, indisturbati…i graffiti segnano il loro territorio..
Poi ecco i graffiti autorizzati dal Comune: in una piazza ottocentesca, un altro pugno nell’occhio…
Dietro un graffito, pagato dal contribuente, ecco spuntare il dormitorio abusivo dei disperati … I milanesi scendono dal tram, passano nel puzzo del pesce, e trovano i clochard…
Sono senza casa colti, sono tutti italiani… non hanno trovato ricovero nel Paese dei Campanelli annunciato dalla giunta Pisapia: per loro non c’è posto…
La pubblicità di un giornale in prima linea nel supportare Pisapia nasconde un altro posto letto…
Il disperato ha il difetto di essere italiano: ma i ricoveri caldi sono tutti occupati dai così detti rifugiati… chi è italiano resta al freddo..
E poi nel nuovo suk arrivano i pakistani… qui si radunano, prima di sciamare con i loro banchetti abusivi…
Di suk come quello di piazza XXIV Maggio ce ne sono ormai a decine a Milano…
Il dormitorio alla Darsena confina con le vetrine di due banche… i milanesi fanno bankomat, si trovano di fronte questo indesiderato degrado…
Ogni giorno si aggiunge un letto.. tra poco i portici di piazza XXIV maggio saranno pieni di clochard italiani…
E’ sabato, è giorno di mercato, Mario il clochard dorme insieme al suo cane vicino al bankomat…
Ma oggi è un giorno speciale…Ci sono i supporter del compagno Beppe Sala…
Sono sudamericani… che siano a contratto, come quelli che distribuiscono la pubblicità nelle caselle?
Il compagno Sala sorride dai suoi manifesti ma nessuno tra i supporter si degna di offrire al cloclard un caffè, e nemmeno una parola buona di speranza……
E’ l’immagine di questa sinistra senza idee e di plastica che governa Milano…
I supporter distribuiscono la loro mercanzia, e poi se ne vanno..
Restano i clochard al freddo… Mario se ne è già andato per corso San Gottardo a chiedere l’elemosina……
E così se un giorno prenderete il tram per passare da piazza XXIV maggio, fermatevi da Mario il clochard e offritegli almeno voi un caffè caldo…Voi che siete restati umani.